Scuola in presenza dal 7 gennaio, dubbi su orari e pendolari

Lunedì 4 Gennaio 2021 di Francesca Balestrieri
Scuola in presenza dal 7 gennaio, dubbi su orari e pendolari

Il prossimo sette gennaio anche gli studenti delle scuole superiori tornano in presenza, a rotazione.

Al termine dell'ultima riunione che si è svolta sabato scorso tra l'assessore regionale alla Scuola della Regione Lazio, Claudio Di Berardino, l'assessorato ai Trasporti della Regione, l'ufficio scolastico regionale, le associazioni di categoria del mondo della scuola e i dirigenti scolatici, è stata confermata la ripartenza delle attività didattiche in presenza per il primo giorno utile dopo le vacanze di Natale.

Qualche dubbio è stato più volte espresso dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato per la curva dei contagi che ancora stenta ad abbassarsi e anche alcuni dirigenti sono preoccupati per quello che potrebbe accadere: «Il rischio è che dopo aver lavorato a lungo su questo rientro in classe, seppure in modalità ridotta, dopo pochi giorni si torni alla didattica a distanza. Sarebbe un duro colpo soprattutto per gli studenti spiega il dirigente del Galilei Sani di Latina, Antonio Tubiello ovvio che noi siamo pronti e proprio oggi invieremo il nostro programma alla prefettura, così come indicato dalle linee guida. L'augurio è che tutto proceda bene e che questo lavoro non venga vanificato».


Al momento entrerà il 50% degli studenti, di cui il 40% alle 8 e il 60% alle 10, anche se le organizzazioni sindacali hanno chiesto la possibilità di invertire le percentuali di ingresso. E' stata inoltre chiesta la riduzione del tempo dell'ora di lezione soprattutto per gli istituti tecnici e professionali.
Per non parlare dei pendolari: «Nel nostro istituto ce ne sono tanti e chi uscirà alle 15:30 tornerà a casa tardi spiega Tubiello abbiamo visto gli orari dei pullman e speriamo che possano soddisfare tutti». Al Classico chi entrerà alle 10 vedrà spostate le due ore iniziali, nelle ultime due: «Noi dirigenti abbiamo lavorato giorno e notte seguendo tutte le direttive che ci sono arrivate in queste settimane spiega ovvio che non è la scuola a preoccuparmi perché le statistiche ci dicono che sono sicure con tutti gli accorgimenti presi, ma durante queste feste, ad esempio, i ragazzi non sono certo stati da soli. La Asl ha predisposto i tamponi dal 28 dicembre al 6 gennaio su base volontaria, ma chi l'ha fatto il 28 è sicuro di non averlo contratto nel frattempo? Non si poteva pensare di allestire le palestre degli istituti per fare il tampone prima del rientro in classe? O meglio ancora, interrompere le lezioni fino alla fine di gennaio, fare il vaccino a studenti, docenti e personale Ata, e rientrare a scuola fino alla fine di giugno. E' una questione di coscienza e sicurezza», spiega la dirigente che oggi invierà la nota organizzativa a tutte le famiglie. La percentuale di studenti che rientrerà a scuola sarà pari al 50% dal 7 al 16 gennaio per poi raggiungere il 75%. E' atteso ora il documento del Prefetto di Latina Maurizio Falco per le disposizioni definitive e operative.

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Ultimo aggiornamento: 07:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA