Inchiesta Karibu, presentati i primi ricorsi al Riesame

Giovedì 9 Novembre 2023 di Marco Cusumano
Inchiesta Karibu, presentati i primi ricorsi al Riesame

Si prepara il round davanti al tribunale del Riesame per l'inchiesta sulla cooperativa "Karibu" che ha portato agli arresti di Marie Therese Mukamitsindo e Liliane Murekatete, mentre è stato disposto l'obbligo di dimora per Michel Rukundo.

Ieri l'avvocata Francesca Roccato, che difende Mukamitsindo e Rukundo, ha depositato il ricorso al tribunale del Riesame per chiedere l'annullamento della misura cautelare o in subordine una misura meno afflittiva.

L'avvocato di Liliane Murekatete, Lorenzo Borrè, sta invece ultimando il ricorso che sarà depositato tra oggi e domani, ultimo giorno utile prima della scadenza dei termini.

Per Mukamitsindo il giudice del tribunale di Latina ha già respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari, l'unica concessione è la possibilità per la donna di accompagnare il nipote allo scuolabus e andarlo a riprendere alla fermata. Non aveva invece fatto richiesta di modifiche della misura cautelare la figlia, Liliane Murekateke, moglie del deputato Soumahoro.

Ora bisognerà attendere la fissazione dell'udienza davanti al Riesame per discutere i ricorsi degli avvocati difensori. I legali sono pronti a contestare l'attualità delle esigenze cautelari, considerando che le cooperative che gestivano i migranti sono ormai inattive dopo l'affidamento ai commissari nominati dal ministero. La difesa sostiene l'inesistenza del pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove, ma anche del pericolo di fuga come già sottolineato dal giudice nell'ordinanza di custodia cautelare che parla però di pericolosità sociale. Tutti argomenti che vedranno un confronto serrato tra accusa e difesa.

Il ricorso al Riesame rappresenta la prima importante valutazione per la Procura di Latina che ha ottenuto gli arresti firmati dal giudice Molfese, accogliendo le richieste dei sostituti procuratore Andrea D'Angeli e Giuseppe Miliano. Sarà in quella sede che l'inchiesta su Karibu dovrà superare la verifica sulla consistenza delle accuse nei confronti dei vertici della cooperativa che gestiva centinaia di migranti in provincia di Latina ma non solo.
Davanti al giudice del tribunale di Latina, le due principali indagate hanno respinto le accuse rilasciando dichiarazioni spontanee senza però rispondere alle domande dei magistrati. Liliane Murekatete ha negato di aver acquistato vestiti e gioielli: «Gli unici pagamenti da lei effettuati sono stati gli stipendi, più le spese per acquistare il cibo per gli ospiti della struttura», ha spiegato l'avvocato Borrà all'uscita del tribunale di Latina. Il legale ha anche contestato la consulenza da 70mila euro: «Quei soldi - ha detto Murekatete al giudice - non risultano nel mio conto corrente».

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