Un bilancio drammatico ma che offre il quadro di quanto sia cambiata, negli anni, la percezione del fenomeno della violenza di genere e di quanto ora, a fronte purtroppo di un sommerso ancora esistente, le vittime siano più propense a denunciare e la magistratura pronta a intervenire.
Ancora i numeri: nella provincia sono stati consumati 182 atti persecutori (a fronte dei 205 del 2019), 255 maltrattamenti in famiglia, 33 violenze sessuali. Il questore ha inoltre disposto otto ammonimenti, come misure di prevenzione personale che hanno lo scopo di garantire alla vittima una tutela più rapida rispetto alla definizione del procedimento penale: strumenti che consentono anche di intervenire sull'eventuale detenzione di armi e al contempo di sensibilizzare la rete familiare della vittima. Nel corso dell'anno sono stati infine disposti 10 allontanamenti dalla casa familiare d'intesa con l'autorità giudiziaria.
Per quanto riguarda infine gli omicidi, dei cinque registrati dall'inizio dell'anno in provincia, uno è riconducibile alla violenza di genere: ad Aprilia, lo scorso luglio, un 48enne originario della Sicilia e incensurato, ha ucciso a colpi di pistola la moglie e poi si è suicidato. Proprio per contrastare più efficacemente il fenomeno nella squadra mobile di Latina è stata istituita una sezione specializzata con poliziotte e agenti adeguatamente formati sul tema e sui reati commessi in ambito familiari, mentre con il coordinamento della Prefettura la Questura sta attivando protocolli con i centri antiviolenza del territorio per creare reti che consentano interventi più capillari.
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