Caro voli, prezzi da capogiro: Linate-Olbia costa più di Milano-New York. E in Sicilia e Sardegna piovono le disdette

A fare le spese dei costi maggiorati sono soprattutto la Sicilia e la Sardegna

Domenica 9 Luglio 2023 di Umberto Aime
Caro voli, prezzi da capogiro: Linate-Olbia costa più di Milano-New York. E in Sicilia e Sardegna piovono le disdette

Alla fine c’è chi è costretto a rinunciare totalmente. Vacanze a ostacoli per molti italiani: negli ultimi mesi raggiungere il luogo prescelto per le ferie è diventato proibitivo, soprattutto se la scelta è caduta sulle isole maggiori italiane, Sicilia e Sardegna. Un biglietto aereo Linate-Olbia per una famiglia di quattro persone non residente in Sardegna ormai costa più di un Milano-New York, 820 euro contro i 500-600 pagati per un volo intercontinentale in promozione. Lo stesso accade per i voli in partenza e arrivo dalla Sicilia verso la penisola. Secondo Assoutenti, nell’ultimo anno le compagnie aeree avrebbero aumentato i prezzi del 50 per cento. Senza nessuna giustificazione, perché di contro il costo del carburante è crollato quasi della metà rispetto a un anno fa. 
Raggiungere Palermo da Roma, tra il 18 e il 20 agosto, può voler dire affrontare almeno 400 euro di spesa a persona.

Il governatore siciliano, Renato Schifani, continua a denunciare il caro-prezzi. «Mi auguro che arrivi quantomeno una sanzione da parte dell’Antitrust – ha dichiarato – che deve vigilare sulle anomalie come quelle avvenute per la Sicilia, dove si è determinato un cartello tra due compagnie, Ita e Ryanair, che con una intesa hanno lavorato sui prezzi al rialzo, non facendosi concorrenza». Per il governatore, «stiamo assistendo a una deflagrazione del sistema, uno scenario inaccettabile».

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GLI ESPERTI
La colpa del rincaro, secondo gli esperti, sarebbe tutta del mercato, perché, nonostante gli aumenti, la domanda continua a essere forte, e sarebbe proprio questa richiesta spropositata la causa principale dell’escalation delle tariffe soprattutto nei voli a corto raggio. Di quanto sta accadendo si è accorto anche il governo Meloni. Su sollecitazione del ministro per il Made in Italy, Alfonso Urso, il garante dei prezzi Benedetto Mineo ha convocato una decina di compagnie aeree nazionali e straniere, per indagare sul caro prezzi. Ha chiesto spiegazioni precise entro dieci giorni dall’incontro e quindi fra poco meno di una settimana qualche risposta, o meglio giustificazione, dovrebbe arrivare dalle dirette interessate. 
Nel frattempo, a risentire del caro voli è naturalmente il turismo. In Sardegna e in Sicilia, a esempio, il calo degli arrivi è stato significativo a giugno, nonostante in numeri assoluti sia sullo stesso livello del 2019. Tant’è che in Sardegna s’è scatenata anche una furiosa polemica fra l’assessore regionale al turismo, Gianni Chessa, e le associazioni degli albergatori non solo sul costo dei trasporti, ma anche su quello di un soggiorno per quattro giorni negli hotel quattro stelle. Di fatto, all’indomani di questi scontri, a fare festa sono soprattutto le dirette concorrenti della Sicilia e della Sardegna nel mercato delle vacanze. Fuori dai confini nazionali, la Croazia starebbe sfruttando il caro tariffe italiano per un sold out inaspettato all’inizio dell’estate, mentre, a casa nostra, altre regioni starebbero puntando le loro ultime campagne pubblicitarie proprio sullo slogan: «In auto o in treno, arrivare da noi costa molto meno».


L’ISTAT 
Inoltre, secondo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto nazionale di statistica, ad aver sforato il tetto sarebbero stati soprattutto i prezzi dei biglietti aerei di alcune tratte che collegano Milano e Roma con Cagliari, Olbia, Palermo e Catania. Simulando una prenotazione per il periodo 12 agosto andata e 19 agosto ritorno, sarebbe saltata fuori che una famiglia di 4 persone dovrebbe pagare per un Milano-Cagliari 729 euro e un Milano-Olbia oltre 800. Addirittura, sempre secondo la stessa simulazione, quasi 900 euro per andare e venire da Milano a Palermo. L’altro giorno il garante dei prezzi è stato perentorio con le compagnie aeree Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air: «Entro il 20 luglio - sarà questa la data del prossimo incontro - dovrete presentarmi un dossier dettagliato sull’andamento dei prezzi negli ultimi mesi, con allegate più di una motivazione».

Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA