Variante Omicron, vacanze di Natale e Capodanno: regole e quarantene, cosa cambia

Martedì 30 Novembre 2021 di Francesco Malfetano
Natale e Capodanno in Italia e all'estero, regole e quarantene: cosa cambia con la variante Omicron

Mancano ancora poco più di 3 settimane alle festività natalize (e meno di una all'entrata in vigore del Super Green pass), e la variante Omicron potrebbe già cambiare le previsioni sul come andranno quest'anno non solo i festeggiamenti, ma anche su viaggi e stagione turistica. In attesa di capire la reale pericolosità della mutazione B.1.1.529 e il suo ipotetico effetto sui vaccini a disposizione, l'evidenza rimarcata da tutti gli esperti è la sua maggior contagiosità. Ovvero quella di diffondersi più rapidamente. Tant'è che, per il principio di massima precauzione, un primo intervento restrittivo sugli spostamenti è stato già imposto dal ministro della Salute Roberto Speranza. Sono infatti bloccati i collegamenti con i Paesi africana dove Omicron è stata individuata in origine: Botswana, Swaziland, Lesotho, Malawi, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Zimbabwe. E soprattutto - sempre in via precauzionale - è lo stesso ministero a raccomandare alla Regioni di rafforzare e monitorare le attività di tracciamento e sequenziamento in caso di viaggiatori provenienti da questi Paesi o in caso di focolai caratterizzati da rapido ed anomalo incremento di casi e applicare tempestivamente e scrupolosamente le misure già previste per la quarantena e l'isolamento.

Scuola, nuove regole per la quarantena: torna la Dad con un solo positivo al Covid in classe

Le regole per i viaggi

In ogni caso, al netto del blocco degli arrivi per gli 8 Paesi africani, nella Penisola per ora non ci sono né sono previste ulteriori restrizioni per viaggi.

Tanto meno ne scatteranno facilmente di automatiche per tutti. Il solo scenario che prevede l'impossibilità di spostarsi al di fuori della propria residenza per motivi che non siano di salute o lavoro, è infatti l'entrata in zona rossa. Una prospettiva al momento decisamente distante (il solo territorio "colorato" è da oggi il Friuli-Venezia Giulia). Tuttavia il timore per Omicron ha provocato qualche sussulto che inevitabilmente colpisce anche i viaggiatori italiani: Israele, Giappone e Marocco sono infatti già off limits, e non è escluso che altri Stati si muovano nella stessa direzione nei prossimi giorni. Oggi però valgono più o meno ovunque le regole di sempre, con il Green pass necessario in Europa, quarantene per accedere al Regno Unito e corridoi turistici Covid Free per diverse destinazioni esotiche (dalla Maldive alle Seychelles fino all'Egitto). 

 

Le zone a colori

Per quanto riguarda invece le fascie di rischio della Penisola, e le zone a colori che ne derivano, salvo impennate dei nuovi casi che Omicron potrebbe causare (ma oltre all'incidenza su 100mila abitanti per cambiare fascia di rischio oggi bisogna considerare anche i tassi di occupazione degli ospedali) non si prevedono grosse differenze con lo stato attuale delle cose. E quindi, dato l'ultimo decreto dell'esecutivo, le eventuali nuove misure interesserebbero principalmente chi non è in possesso del cosiddetto il Super Green pass. Al netto dell'estensione della certificazione ottenibile solo con vaccino e guarigione a ristoranti, stadi e luoghi dello spettacolo (e quello della versione "base" anche a trasporti locali, hotel e spogliatoi per l'attività sportiva), il testo prevede anche che tutte le ulteriori misure aggiuntive previste per la zona arancione si applicherebbero ai soli non vaccinati. Per cui il divieto di uscire dai confini del proprio comune non riguarderebbe coloro che hanno il Super Green pass. Né lo farebbe il temuto stop degli impianti di risalita che scatterebbe con il passaggio nella zona di rischio intermedia. Allo stesso modo l'attività dei ristoranti non sarebbe limitata solo ad asporto o take away. O almeno non per tutti,  ma per i soli no-vax.

Ultimo aggiornamento: 14:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA