Scuole chiuse a Marradi e Borgo San Lorenzo dopo il terremoto. Aperte a Ravenna, Forlì e Faenza

Istituti chiusi nel paese dell'epicentro. Scossa avvertita anche in Romagna

Lunedì 18 Settembre 2023
Scuole chiuse a Marradi e Borgo San Lorenzo dopo il terremoto. Aperte a Ravenna, Forlì e Faenza

Terremoto oggi di magnitudo 4.8 a Marradi (provincia di Firenze).

La scossa è stata avvertita in Toscana ma soprattutto il Romagna, la zona geograficamente più vicina all'epicentro. Scuole chiuse a Marradi e a Borgo San Lorenzo, dal nido alle superiori. 

«A seguito delle scosse di terremoto registrate nelle ultime ore, si comunica che, oggi, lunedi 18 settembre, le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse in via precauzionale», si legge sulla pagina Facebook del Comune di Marradi dopo la scossa sismica che ha colpito questa notte la provincia di Firenze. Stessa decisione per il comune di Borgo San Lorenzo. Il sindaco Paolo Omoboni ha scritto su Facebook: «A seguito delle scosse di terremoto che si sono verificate questa notte, e visto lo sciame sismico in atto, precauzionalmente tutte le scuole di ogni ordine e grado nel comune di Borgo San Lorenzo (dal nido alle superiori) resteranno chiuse, per la giornata di oggi 18 settembre».

Scuole chiuse a Modigliana

A Modigliana, comune del Forlivese martoriato dalle frane durante le alluvioni di maggio, il terremoto sull'Appennino tosco emiliano è stato sentito con forza e le persone si sono riversate all'alba per le strade del borgo. Anche il sindaco Jader Dardi è stato svegliato dalla scossa: «Sono uscito e mi sono mosso per il centro, invitando le persone a stare lontano dagli edifici. Nel percorso che abbiamo fatto, dall'esterno non vedo situazioni di pericolo. Stiamo eseguendo verifiche e abbiamo adottato un'ordinanza di chiusura delle scuole, in attesa dei controlli. Ci mancava anche il terremoto, speriamo sia finita qui», dice all'Ansa il primo cittadino.

Scuole chiuse anche sull'Appennino forlivese

Scuole chiuse, per motivi precauzionali e per permettere i controlli, in tutta la vallata del Montone, sull'Appennino forlivese. Riguarda gli edifici di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola, Rocca San Casciano, Portico e San Benedetto in Alpe. Dal comune di Premilcuore, che si trova nell'adiacente vallata del Rabbi, è stato comunicato che al momento, dopo le prime verifiche tecniche, non si segnalano danni a persone o cose. Nel frattempo in Romagna la terra continua a tremare, per lo più con scosse strumentali non percepite dalla popolazione.

Scuole aperte a Forlì, Ravenna, Faenza

Scuole regolarmente aperte nel territorio del Comune di Forlì, dove nel pomeriggio è atteso il presidente della Repubblica Mattarella per l'inaugurazione dell'anno scolastico in una zona colpita dall'alluvione, e così anche a Ravenna e Faenza, dopo il terremoto all'alba a Marradi (Firenze) a pochi chilometri dal confine con l'Emilia-Romagna. «Al momento non si segnalano danni a persone e a cose. A livello precauzionale e cautelativo sono in corso verifiche negli istituti scolastici che comunque rimarranno aperti», spiega il Comune di Ravenna. Scuole elementari e medie chiuse invece a Riolo Terme (Ravenna), dove però rimangono aperti tutti gli altri servizi scolastici quali nidi, materna e micronido, con tutte le precauzioni del caso. Qui l'amministrazione invita comunque a prestare massima allerta per la probabilità di scosse di assestamento.

Giani: «Colpite stesse zone alluvione»

«Potremo avere più chiara la situazione dei danni nell'arco delle prossime ore. Si tratta di un territorio indubbiamente che non ha una concentrazione umana così rilevante, tuttavia è indubbio che 4.8 è una rilevazione molto consistente di conseguenza, ci siamo attivati con tutti i mezzi possibili». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani a Rainews24. «Io sono molto preoccupato e segnalo una situazione di disagio perché il Mugello è quella zona della Toscana che è già stata colpita dall'alluvione il 15, 16, 17 maggio scorsi. - sottolinea Giani - Non dimentichiamo che nello stato di calamità nazionale, dove vi sono i comuni della Romagna e dell'Emilia coinvolti, vi sono anche 4 comuni del Mugello: Marradi, Fiorenzuola, Palazzolo sul Senio e Londa. Perché siamo su quello spartiacque dell'Adriatico che porta la Toscana al di là dei crinali degli appennini. Quindi avere stati di calamità così rilevanti nell'arco di pochi mesi, penso anche al sacrificio e al disagio della popolazione». «In questi giorni sono iniziate le scuole, ancora la ferrovia Faenza-Marradi non è attiva, occorre una sensibilità a livello nazionale per cogliere quello che può essere il disagio di queste zone. Speriamo che continui in queste poche ore verificare che i danni siano solo lesioni a qualche edificio», conclude Giani.

Ultimo aggiornamento: 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA