Il neonato morto schiacciato dalla mamma all'ospedale Sandro Pertini di Roma è stato un fatto non prevedibile dal personale ospedaliero.
Perizia choc
La donna è sotto choc, dopo la perizia, perché continua ad essere convinta del fatto che il personale abbia delle responsabilità. La neomamma, infatti, proprio per la sua condizione fisica chiese alle infermiere di accogliere il bimbo nella nursery, ma la risposta fu negativa. Dopodiché l'incidente mortale. Ma secondo la procura, il personale rispettò il protocollo, con visite alle pazienti ogni due ore.
Protocollo rispettato
Alle 23.15, infatti, la donna fu visitata ed alle 00.40, ripassò chi era in turno scoprendo che il bimbo era schiacciato e non respirava più. Vennero attività le procedure di emergenza per la rianimazione, ma ormai non c'era più nulla da fare. Il neonato è morto tre giorni dopo il parto. Dopo l'analisi di cartelle cliniche, documentazione e testimonianze, il consulente della Procura, Luigi Cipolloni, ha concluso che il dramma non era evitabile, perché tutti i controlli di routine sono stati eseguita dal personale del Pertini di Roma. Una ricostruzione smentita subita dalla donna, che ha lamentato di essere stata lasciata sola e senza alcuna assistenza.