Virus anomalo: si guarisce più velocemente
ma contagi alti, 24 comuni da zona rossa

Giovedì 11 Marzo 2021 di Fabio Nucci
Virus anomalo: si guarisce più velocemente ma contagi alti, 24 comuni da zona rossa

PERUGIA La brusca discesa degli attualmente positivi, col secondo numero più alto di sempre di guariti, attenua solo in parte le pressioni sugli ospedali e anche la diffusione del virus resta sostenuta con l’incidenza settimanale delle due province che ormai si equivale. A fronte di 517 persone che si sono liberate del virus, ci sono quasi 300 nuovi contagi che tengono la curva in una posizione stabile con lieve tendenza al ribasso. A livello territoriale risalgono a 24 i comuni da “zona rossa”, tra questi, Nocera Umbra, Norcia, Città di Castello e Spello dove si sono registrati due dei 9 decessi segnalati ieri. Contagi in ribasso a Marsciano che ha avviato una campagna di screening tra la cittadinanza.
I 296 casi certificati tra martedì e mercoledì mattina sono stati scoperti a fronte di 6.829 tamponi, 3.977 dei quali processati con test molecolare con un’incidenza che dal 4,87 è passata al 7,44% sopra la media mobile, pari al 7% e in ascesa. Il trend settimanale dei contagi si conferma piuttosto stabile e il dato aggregato è sceso del 3% rispetto al periodo 25 febbraio/3 marzo. Per il fisico sperimentale dell’UniPg, Luca Gammaitoni, un andamento favorevole. «C’è una riduzione costante e significativa degli attualmente positivi e anche nei comuni della provincia di Perugia più colpiti, come Foligno e Città di Castello, i dati mostrano che il picco dei contagi sia stato raggiunto». Anche l’incidenza cumulativa disaggregata per provincia conferma la tendenza al ribasso del dato di Perugia, sceso da 182 a 178 casi ogni 100mila residenti. Livello quasi raggiunto dalla provincia di Terni dove l’indicatore è salito a 175,7, comunque sotto la media regionale e la soglia di guardia, trainato dai nuovi contagi registrati nel capoluogo dove ieri sono stati certificati 61 nuovi casi, dato più alto di giornata. La diffusione del virus resta elevata in 24 comuni dove l’incidenza è superiore a 250 mentre sono 19 le città che negli ultimi sette giorni non hanno certificato nuovi contagi, segno di una maggior concentrazione in alcuni territori. A partire dalla città dell’acciaio dove l’incidenza è salita a 206,3 e risulta doppia rispetto a quella del capoluogo di regione dove c’è un progressivo allentamento dei contagi, coi casi attivi in picchiata: ieri 144 guariti sui 517 totali registrati nella regione. Gli attualmente positivi totali sono quindi scesi a 6.640, considerando anche i 9 decessi che confermano l’andamento oscillante di tale curva: la media mobile, tuttavia, da due settimane si mantiene sotto 10. Cinque degli ultimi casi letali riguardano pazienti residenti a Foligno, Gubbio, Magione, Spoleto e fuori regione. Due vittime erano di Spello, altrettante di Marsciano il cui sindaco Francesca Mele, in collaborazione con la Asl, ha avviato una campagna di screening, su base volontaria, con test sierologici rapidi. «Iniziativa importante in ottica controllo e prevenzione».
Segnali incoraggianti, sono restituiti dai 18 ricoveri ordinari in meno segnalati negli ospedali umbri, col totale sceso a 493 con un’occupazione al 48%, comunque sopra la soglia critica.

La stessa rilevata per le terapie intensive dove si contano 80 degenti Covid, con 5 ingressi e il 58% di occupazione. Una condizione che conferma la necessità di adottare misure restrittive ad hoc per singoli territori, come rileva il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. «Nelle regioni il virus circola in maniera diversa e ha un impatto differente sul sistema sanitario».

Ultimo aggiornamento: 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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