Ventimiglia, scontri con i no borders: poliziotto muore di infarto

Sabato 6 Agosto 2016
Ventimiglia, scontri con i no borders: poliziotto muore di infarto
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Un poliziotto è stato stroncato da un infarto ieri sera mentre prestava servizio durante alcuni tafferugli con una quarantina di attivisti No border che avevano occupato l'ex caserma dei Vigili del fuoco, poco lontano dal centro di temporanea accoglienza allestito a Parco Roja.

Si chiamava Diego Turra, aveva 53 anni e era originario di Albenga (Savona), ed era un assistente capo della Polizia in servizio presso il Reparto Mobile di Genova.

Secondo quanto finora ricostruito, Turra stava scendendo da un mezzo di servizio quando è stato colto da malore. Tutto avrebbe avuto inizio quando i No Border hanno iniziato a avvicinarsi al Parco Roja. La polizia ha detto loro di allontanarsi, senza ottenere risposte. Alcuni di loro, tra i quali una ragazza col volto coperto, hanno cominciato a lanciare bottiglie e pietre contro le forze dell'ordine. A quel punto la polizia è stata costretta a tirare lacrimogeni per disperdere i manifestanti, che si sono spostati lungo il ponte Aniante. È stato allora, secondo la ricostruzione, che Turra è sceso dal mezzo venendo colto da malore. Portato d'urgenza in ospedale è spirato poco dopo.

Due rappresentanti del movimento No Border intanto sono stati arrestati e sono stati emessi 11 fogli di via obbligatori a carico di altrettanti antagonisti che ieri sera hanno preso parte ai tafferugli poco lontano dal campo di temporanea accoglienza di Ventimiglia.

Il dramma rischia di generare ulteriore tensione alla vigilia della manifestazione dei No Borders prevista per oggi. Secondo la polizia, che in serata ha perquisito la sede degli attivisti di Camporosso (25 denunciati per i fatti di venerdì, altrettanti fogli di via e tre espulsioni dal territorio nazionale), ci sono proprio gli antagonisti dietro alla fuga lungo la scogliera dei Balzi rossi e in mare e lungo l'Aurelia fino a occupare la scogliera di Menton Garavan.

Quei 140, che provenivano quasi tutti dal centro di temporanea assistenza della Croce rossa allestito al parco Roja, ora sono stati mandati nei centri di identificazione nel sud Italia, saranno identificati e espulsi. Mentre i francesi, che venerdì sono stati i soli a sparare i lacrimogeni addosso ai migranti aggrappati agli scogli, finiscono di rastrellare i fuggitivi per riportarli tutti alla frontiera e respingerli, la polizia italiana si prepara alla manifestazione di domenica. Non sarà facile, la tensione è alta. E fa sentire la sua voce il sindaco di Ventimiglia Enrrico Ioculano: «C'è una situazione contingente particolare e il centro di accoglienza del Parco Merci dev'essere l'unico punto di riferimento. Chi crea disagi a Ventimiglia non ci può stare - ha detto - La manifestazione è pretestuosa e non porta a alcun risultato. È ormai evidente che attività di questo genere vengono studiate ad hoc per creare disagio e disturbo».

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha sentito il ministro dell'Interno Alfano e ha espresso il cordoglio per la morte dell'agente di polizia. Lo si apprende da fonti della presidenza del Consiglio.
«Dolore» è stato espresso dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, per la morte del poliziotto. «Rabbia per gli irresponsabili che alimentano tensioni e provocano scontri in un clima già drammatico. Basta No border - ha concluso Toti - zero tolleranza. Il governo intervenga».

Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 16:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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