Trenta persone sono state denunciate a Genova per traffico transfrontaliero di rifiuti pericolosi, truffa, falsificazione di documenti e ricettazione di motoveicoli rubati.
Con alcune metodiche forensi di rielaborazione digitale delle immagini, sono anche stati recuperati i dati di molti numeri di telaio in precedenza abrasi. Nel corso dell'anno è stato definito, in sinergia con la squadra di polizia giudiziaria della Polizia Stradale della Liguria, il quadro complessivo dell'attività di furto, smantellamento dei motoveicoli e spedizione illecita di rifiuti speciali che ha visto coinvolti privati cittadini stranieri e italiani e una decina di ditte di rottamazione di veicoli. Tra i motoveicoli bloccati, si è accertata la tentata spedizione anche di scooters già in precedenza sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo, oppure radiati per la sola esportazione in ambito Ue; accertata la presenza di materiali inquinanti o combustibili tra la merce della tentata spedizione in Africa. Il porto di Genova, e in particolare il terminal container di Pra', si conferma come scalo interessato dal rischio di traffici illeciti di rifiuti e veicoli rubati verso vari Paesi africani, come Ghana, Egitto, Senegal e Burkina Faso.