Terremoto Napoli, quando finisce lo sciame sismico? L’esperta: «C'è il rischio che prosegua per anni»

"Si può arrivare a una situazione simile all'82-84", spiega Lucia Pappalardo Vulcanologa INGV

Martedì 3 Ottobre 2023 di Tommaso Mupi
Terremoto Napoli, quando finisce lo sciame sismico? L’esperta: «C'è il rischio che prosegua per anni»

«C'è il rischio che lo sciame sismico nei Campi Flegrei prosegua per anni», avverte Lucia Pappalardo Vulcanologa INGV. Una scossa di magnitudo 4.0 è avvenuta alle 22,08 italiane del 2 ottobre, seguito da terremoti di intensità molto inferiore. Il sisma è stato avvertito distintamente a Napoli. Quanto durerà? Qual è il rischio? E come comportarsi in caso di nuovo terremoto

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Quando finiranno le scosse?

Domanda complessa, anzi la risposta è complessa: scosse di queste ultime settimane sono legate al bradisismo che è in corso, quindi sollevamento del suolo, che adesso ha raggiunto i 15mm al mese.

La sismicità è legata proprio a questa deformazione. Finché continuerà questa deformazione continueranno le scosse. Ci aspettiamo che il fenomeno continui ancora (e può continuare per anni), con scosse che possono essere anche pari o lievemente superiori a quelle che abbiamo registrato.

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Situazione simile a quella degli anni 80?

Si può" arrivare a una situazione simile all'82-84, in quel caso le scosse furono simili a queste: solo che ci fu una frequenza maggiore perché allora furono registrate più di 10mila scosse in 2 anni. Adesso, invece, quel numero è diluito dal 2005 ed è tuttora in corsa e ora si sta incrementando. La situazione almeno per quanto riguarda la sismicità non è tanto diversa da quella registrata nell’82-84, anche se allora i fenomeni furono molto più intensi, l’attività bradisismica fu molto più intensa. Poi, dopo 2 anni il fenomeno rientrò e il bradisismo si invertì iniziando la discesa culminata poi nel 2005.

Nuove scosse in arrivo?

È impossibile stabilire in questo momento come evolverà la situazione, potrebbe continuare così per anni, potrebbe arrestarsi o potrebbe anche continuare ed evolversi in fenomeni più pericolosi come un’eruzione ad esempio. È impossibile definirlo in questo momento, per questo monitoriamo costantemente con sistemi di monitoraggio avanzati il vulcano per capire in che direzione vuole andare.

Cosa si intende per bradisismo?

Per bradisismo si intende questo lento abbassamento o sollevamento del suolo, tipico dei vulcani tipo i Campi Flegrei. Il termine tecnico è: Caldera. Le caldere sono delle depressioni vulcaniche, a differenza per esempio del Vesuvio che è uno stratovulcano quindi con una montagna. I campi Flegrei sono una depressione molto ampia, di quasi 12 km di diametro. Questo tipo di vulcano è caratterizzato dall’abbassamento e innalzamento del suolo che in alcuni casi può portare all’eruzione e in altri no.

Cosa fare in caso di scosse molto forti?

Molto più forti di queste non ce ne dovrebbero essere. Ma in caso di scosse, bisogna soprattutto verificare la stabilità degli edifici.

Per quanto riguarda lo stadio, quali sono i rischi?

Si devono seguire le indicazioni della protezione civile.

Pericolo eruzione?

Non abbiamo percentuali, nella gran parte dei casi le eruzioni sono precedute da fenomeni premonitori, motivo per cui monitoriamo il vulcano con grande attenzione. In caso di eruzione ci aspettiamo che il vulcano ci avvisi.

L’ultima eruzione, quella del 1538 del Monte Nuovo, fu preceduta da segnali molto chiari ed evidenti. Ci fu un sollevamento del suolo nell’area in cui poi si aprì la nuova bocca, un fenomeno molto più intenso rispetto a quello che stiamo registrando ora. Ci fu l’apertura di fratture e un’attività sismica talmente intensa che gli abitanti dei villaggi nei dintorni furono in grado da soli (senza ovviamente i mezzi tecnologici che abbiamo ora) di rendersi conto che si stava per verificare un eruzione e si allontanarono spontaneamente.

Quindi niente panico?

Per ora niente panico, nel senso che fino ad ora non ci sono indicazioni che il vulcano si sta preparando per una nuova imminente eruzione. Però non bisogna dimenticare mai che i campi flegrei sono un vulcano attivo e che sono un vulcano estremamente pericoloso, questa è una zona ad elevata pericolosità vulcanica, e questo di bisogna tenerne conto a prescindere dal bradisismo. Questo è sempre valido, chi vive in questa zona non si deve preoccupare solo quando ci sono i terremoti

Una possibile eruzione potrebbe avvenire come quella del 1538?

È difficile anche questo da dire, un possibile scenario è senz’altro quello dell’eruzione del Monte Nuovo. Senz’altro conosciamo la storia passata del vulcano e su questo possiamo fare delle previsioni sugli scenari.

Come monitorate i Campi Flegrei?

Monitoriamo in primis la sismicità, le deformazioni del suolo anche attraverso l’uso dei satelliti, poi si misura la composizione chimica e le temperature dei gas emessi dalle fumarole che sono presenti nella zona della solfatara questo perché una loro variazione potrebbe indicare che c’è una componente magmatica in crescita, per esempio, e quindi ci potrebbe indicare che c’è del magma in risalita. Sono tutta una serie di parametri che vengono monitorati e poi studiati, l’insieme di questi parametri ci indica qual è lo stato di variazione del vulcano.

Quando l'evacuazione?

All’evacuazione si arriverà soltanto se ci saranno chiare evidenze che il vulcano si sta preparando per un’eruzione, al momento non è questo il caso.

Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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