«Chiedo scusa a Nadia Toffa per quel video in cui mi scagliai contro di lei, ma lo feci in buona fede». A parlare, dopo la morte dell'inviata delle Iene, all'Adnkronos, è Dj Aniceto, esperto di discoteche e fenomeni giovanili, anche conosciuto come dj antidroga e già membro della Consulta per le politiche antidroga a Palazzo Chigi.
«Quando ho letto che Nadia Toffa è morta per me è stato come un pugno allo stomaco.
Nel video pubblicato da dj Aniceto dal titolo 'Cara Nadia Toffa il cancro non è un dono, è la m...!!!', l'artista si rivolgeva alla conduttrice delle 'Ienè dicendo: «Sono felicissimo che sei riuscita a vincere questa battaglia, questo dramma, ma dire che il cancro è un dono è una cosa sbagliata. E dirlo e ribadirlo in un libro è veramente mostruoso perché quando mercanteggi la morte offendi tutti i malati di cancro e tutte le loro famiglie, offendi chi purtroppo non ce l'ha fatta a vincere questa battaglia. No cara Nadia, il cancro fa schifo, non è un dono, sempre. Il cancro è una m...!».
«Chi ha deciso di presentare quel libro doveva difenderla perché Nadia era un personaggio pubblico ed era inevitabile che sarebbe stata attaccata perché sembrava che la sua fosse una provocazione -prosegue Dj Aniceto- Mi rendo conto che alla fine ognuno di noi metabolizza il dolore a modo suo ma voglio ribadire che ho fatto quel video in buona fede, perché quello che aveva detto mi sembrava una mancanza di rispetto verso le persone che erano morte e che non erano a riuscite a vincere la battaglia contro il cancro. La Toffa era una grandissima professionista ed era molto conosciuta dal pubblico e non c'era bisogno di fare un libro così provocatorio», conclude.