Milano, Sala: «Temiamo caos migranti, non si esclude l'uso delle tende»

Martedì 9 Agosto 2016
Milano, Sala: «Temiamo caos migranti, non si esclude l'uso delle tende»
29

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non ha escluso la possibilità di utilizzare delle tende per ospitare i migranti in arrivo in città. La possibilità sarebbe al vaglio della prefettura. «Con il prefetto di Milano, Marangoni, si sta monitorando la situazione e non è esclusa la possibilità che si usino tende - ha detto - perché di spazi in tempi molto rapidi non ce ne sono in questo momento». A Milano erano accolti fino a pochi giorni fa 3.100 migranti, poi nel fine settimana quando sono arrivati in città altri 200 migranti circa, che hanno portato la quota a 3.300.

Alla domanda se si tratta di migranti appena giunti in Italia, il sindaco ha risposto: «più che nuovi arrivi bisogna capire questo reflusso da Ventimiglia e da Como, se porterà i migranti su Milano». Per quanto riguarda la scelta dell'individuazione del posto dove sistemare le tende, Sala ha spiegato che «lo sta verificando il prefetto e farà una proposta nei prossimi giorni».

Sala ha poi chiarito in una nota che a Milano non è «prevista nessuna tendopoli». La situazione dei migranti è «nel pieno controllo delle autorità competenti. Attualmente sono circa 3.200 le persone che trovano ospitalità in città e in funzione di ulteriori esigenze - ha specificato il sindaco - si potranno aggiungere alcune tende per la prima accoglienza, che si aggiungeranno a quelle già sistemate all'interno dell'ex Centro di via Corelli e della caserma Mancini».

«È stato sufficiente che gli svizzeri dessero una stretta agli ingressi, che sono contingentati, e c'è stato un reflusso su Milano. Mi ha detto il prefetto che a Milano e in un paio di paesi della Città Metropolitana sarà pronto altro spazio. Non possiamo fare granché altro», ha continuato Sala. La situazione si è aggravata dopo gli arrivi del fine settimana quando ai circa 3.100 migranti già accolti in città se ne sono aggiunti sabato altri 200 circa. Milano punta anche sulla redistribuzione in altri Comuni della Città metropolitana: «lo confermerà il prefetto in settimana. L'unica cosa che si può fare è quella di trovare spazi, a Milano e nella Città Metropolitana, per cercare di resistere a questa onda d'urto».

Il primo cittadino é in contatto anche con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, per parlare della possibilità di utilizzare per l'accoglienza ai migranti anche le caserme dismesse. «Ho insistito con il ministro Pinotti che si deve lavorare sulle ex caserme - ha confermato - perché sono spazi che oggi sono inutilizzati e possono garantire sicurezza». Per quanto riguarda l'ex campo base di Expo, che si trova a due chilometri dall'area espositiva e che dovrebbe ospitare i primi migranti a settembre, Sala ha spiegato che: «l'ex campo base adesso è bloccato. Al di là dell'opposizione di Maroni, che continua a non comprendere che non ci sono altre alternative, io continuo a pensare che da settembre dei migranti ci andranno».

Poi, tornando sulla posizione a favore della poligamia espressa qualche giorno fa sulla sua pagina Facebook da Hamza Piccardo, fondatore dell'Ucoii, l'Unione delle comunità islamiche d'Italia, Sala ha affermato:
«Piccardo dice cose folli.

Io non solo non ho alcuna vicinanza con lui ma credo che le sue posizioni facciano un grave danno al mondo islamico. Bisogna avere un dialogo ma con le persone giuste. I musulmani a Milano sono 60-70 mila e sono divisi al loro interno ma non si può pensare di non avere un dialogo. Bisogna trovare la via giusta con gli interlocutori giusti e Piccardo non si sta rivelando uno di questi».

Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci