Le tenaglie e il rastrello per tagliare il verde incolto. Sacchi neri per raccogliere l'immondizia non portata via. Vernice per ripristinare le strisce pedonali scolorite dopo qualche mese. Asfalto per riempire le buche mai riparate, grave pericolo per centauri e automobilisti. Si sa, ormai Roma è sempre più fai-da-te, i cittadini hanno appreso l'arte dell'arrangiarsi, stretti dalla necessità, affogati nell'incuria e nel degrado che ultimamente ha colpito anche il Gianicolo, dove è cambiato lo skyline per colpa dei rovi e degli alberi che crescono in modo selvaggio. Tenaglie, rastrelli, bustoni, ma anche muscoli per la Roma fai-da-te.
Venerdì mattina sulla strettissima corsia laterale di Lungotevere dei Mellini, verso le 11.45, un gruppo di automobilisti e residenti robusti e non, hanno dovuto spostare di peso una Smart che era stata parcheggiata praticamente in mezzo alla strada. E complimenti all'automobilista, uno dei tanti autori dei parcheggi selvaggi che attanagliano la città.
Si sono rimboccati le maniche e hanno creato quella solidarietà improvvisata che solo la necessità può alimentare. E via a spostare la piccola auto che impediva il passaggio delle altre macchine. Sarebbe stato meglio se l'impresa fosse stata portata a termine da un carroattrezzi. Ma si sa, questa è la Roma del fai-da-te.
