Mancano poco più di 48 ore all'entrata in vigore del decreto che estende l'obbligo di green pass anche per l'accesso alle attività commerciali. Dal 6 agosto infatti, la certificazione verde che attesta l'avvenuta vaccinazione, l'esito negativo di un tampone o la guarigione dal Covid19 diventerà necessaria anche per ristoranti al chiuso, bar (ma non al bancone), cinema, teatri, musei, piscine e palestre al chiuso, sagre e fiere, centri termali e parchi tematici. Non solo, in vista c'è anche la possibilità che il pass diventi obbligatorio per i trasporti o per la scuola. Ma questa è una partita che deve ancora essere chiusa. In ogni caso, già da venerdì, l'impatto sulla quotidianità degli italiani sarà significativo.
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Green pass, vaccini dai 12 anni in su
Domande a cui è possibile rispondere attingendo al decreto redatto dal governo di Mario Draghi a metà luglio. Il testo chiarisce innanzitutto come non tutti gli under 18 possano richiedere il pass. Il motivo è presto detto, le vaccinazioni al momento si somministrano esclusivamente dai 12 anni in su. Per cui, al pari degli adulti, i giovani tra i 12 e i 17 anni saranno sottoposti all'obbligo del pass e potranno ottenerelo con le stesse modalità. Discorso differente per gli under 12 che, nel decreto, vengono infatti divisi in 3 fasce di età differenti per classificarli. La prima, 0-2 anni, non solo non ha il Green pass obbligatorio ma non può neppure farne richiesta. La seconda, 2-6 anni, non ha l'obbligo di avere il Green pass ma può farne rischiesta (senza essere obbligati a fare il tampone). L'ultima, 6-12 anni, non ha l'obbligo del Green pass ma può ottenerlo con tampone negativo o certificato di avvenuta guarigione. In sintesi, per tutti i minori che non hanno ancora compiuto 12 anni, la certificazione non è affatto obbligatoria per accedere alle attività commerciali. Può essere però richiesta nel caso in cui ci si sposti all'estero, con indicazioni e imposizioni che variano da Paese a Paese.
La scuola
Tra i dubbi sul Green pass che attanagliano i genitori italiani in queste settimane, c'è anche il possibile utilizzo della certificazione per accedere a scuola. Nulla più di un'ipotesi al momento, che però prevederebbe la possibilità - in caso di focolai in classe - che i soli vaccinati possano continuare a seguire le lezioni in presenza, con tutti gli altri che invece finirebbero di nuovo in didattica a distanza. La misura ovviamente, data la disponibilità di vaccini, interesserebbe solo gli over 12, e cioè gli studenti più penalizzati nel corso dell'ultimo anno scolastico. Nel caso la norma passasse loro dovrebbero dotarsi di pass, al pari dei docenti, prima di entrare in aula. Ma come detto, per ora, è poco più di un'ipotesi.