Ddl violenza sulle donne, "patto" Meloni-Schlein: approvato all'unanimità al Senato, è legge

Un dialogo facilitato, va da sé, dall'orrore dei fatti di cronaca che hanno riguardato Giulia Cecchettin

Mercoledì 22 Novembre 2023
Ddl violenza sulle donne, il "patto" Meloni-Schlein: approvato all'unanimità al Senato, è legge

Le posizioni, su molti temi, sono - e restano - distanti.

Ma se c'è un argomento su cui, nelle ultime ore, si è registrata un'inedita convergenza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, è la violenza sulle donne. L'ultimo passo in questa direzione è la telefonata di questa mattina tra le due. Una conversazione in cui, secondo quanto trapelato finora, il capo del governo e la leader del Pd, la numero uno della maggioranza e quella dell'opposizione, hanno concordato che la politica debba dare (o almeno, provarci) un'immagine unitaria. Senza spaccature di parte. Perché la violenza, ma anche il substrato culturale "maschilista e patriarcale" che spesso ne è alla base, si può - e si deve - affrontare tutti insieme, hanno concordato le due. 

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Meloni-Schlein, il dialogo

Un dialogo facilitato, va da sé, dall'orrore dei fatti di cronaca che hanno riguardato Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa a coltellate dall'ex fidanzato. Ma Schlein e Meloni avevano cominciato a parlarsi già prima dell'epilogo della tragedia di Giulia, su questo tema. A dare il calcio di inizio, forse, era stata Paola Cortellesi. Che parlando del suo "C'è ancora domani" campione di incassi al cinema, che riflette sulla condizione delle donne negli anni del secondo dopoguerra, e di riflesso oggi, aveva chiesto alle due leader di sedersi attorno a un tavolo, per affrontare insieme la piaga della violenza di genere. Un appello prontamente raccolto e rilanciato. E c'entra inevitabilmente anche il fatto che a guidare sia il principale partito di governo che la maggiore forza di opposizione ci siano, per la prima volta nella storia repubblicana, proprio due donne. 

 

 

Insomma: il dialogo è cominciato. E i primi frutti si sono visti già oggi al Senato, durante la discussione e il voto sul ddl Roccella contro i femminicidi. Perché anche se non si è riusciti a mettere tutti d'accordo su un unico ordine del giorno che condannasse la violenza e impegnasse il governo a contrastarla anche con iniziative "strutturali" nelle scuole, una qualche forma di convergenza di per sé piuttosto inedita si è comunque registrata, tra partiti di governo e di minoranza. Le opposizioni non hanno votato contro l'odg di maggioranza a prima firma Malan, limitandosi all'astensione, che prevede di inserire nei programmi di studio «l'educazione al rispetto, anche attraverso una formazione emotivo sentimentale». Parole considerate un passo in avanti verso i desiderata di Pd e Cinquestelle.

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I punti 

FdI, Lega e Forza Italia, in compenso, hanno votato a favore di due ordinni del giorno che impegnano il governo a intervenire «sulla prevenzione e sul contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica, a completamento della normativa vigente, al fine di iniziare l'iter parlamentare in tempi rapidi». Ma c'è anche l'assenso sul tema della formazione antiviolenza per gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e il personale sanitario. «È la prima volta - si spiega nel Pd - che la maggioranza accetta il principio di mettere a punto dei nuovi provvedimenti in cui far rientrare anche i corsi nelle scuole, e di finanziare corsi di formazione per operatori specializzati. E questo è davvero un bel segnale per una battaglia» bipartisan. Una mano tesa che Schlein, aprendo il suo intervento alla direzione del Pd, non ha dimenticato di riconoscere: «Apprezzo il segnale che ha dato la maggioranza - ha detto la leader dem - il parere favorevole all'ordine del giorno che chiede di mettere risorse alla formazione degli operatori e delle operatrici, calendarizzare in tempi rapidi le proposte di legge che insistono sulla prevenzione, compreso il nostro sull'educazione al rispetto e all'affettività». Il tempo dirà se i semi piantati finora porteranno frutti. 

Ultimo aggiornamento: 23:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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