«La capacità del virus di produrre malattia è uniformemente scomparsa nel contesto nazionale. È un'evidenza dalle cartelle cliniche» sostiene Alberto Zangrillo, prorettore dell'Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano e «in questo momento tutti gli accordi sono compresi al bello, grazie alle misure necessarie come il blocco, il distanziamento e le mascherine, che hanno sicuramente contribuito ad abbassare la carica virale, ma è ridotta anche la forza letale del virus, perché la correlazione tra carica virale e capacità di produrre malattia (anche grave) è dimostrata. Qualcosa che ha fatto anche il virus, però l'interazione tra Sars-Cov-2 e l'ospite ha prodotto un cambiamento che ci ha favorito».
«Tutti attendono l'arrivo della seconda ondata - dice Zangrillo - io credo invece che il virus si possa fermare .