Chiara Ferragni, chi è l'avvocato Rachele Perico: gli errori e la nuova strategia per difendere l'influencer

«Esistono delle regole precise e se non le si rispetta poi si deve fare i conti con le conseguenze negative che si traducono in sanzioni ingenti e danni reputazionali». Curioso come proprio il legale lo specificasse

Giovedì 21 Dicembre 2023 di Alessandro Rosi
Chiara Ferragni, chi è l'avvocato Rachele Perico: gli errori e la nuova strategia difensiva per difendere l'influencer

Rachele Perico. È lei l'avvocato di Chiara Ferragni. Nello specifico è la legal counsel di TBS Crew – The Blonde Salad, società legata all'imprenditrice di Cremona.

Ma cosa significa difendere in giudizio un'influencer? Un ruolo complicato e delicato, anche perché la normativa è recente e nasconde insidie. Come quelle incontrate dopo il provvedimento dell'Antitrust. Ora si pensa a una nuova strategia.

Ferragni e il caso pandoro, la procura di Milano apre un fascicolo conoscitivo (dopo l'esposto del Codacons)

 

La carriera

Classe 1982, la giurista dedica i primi dieci anni della sua carriera alla proprietà industriale e intellettuale. Lavora negli studi SIB (oggi Spheriens), Rapisardi & Ginevra Avvocati Associati, Vanzetti & Associati e Orsingher Ortu. Poi, nel maggio del 2016, arriva in TBS Crew per curare i diritti d’immagine di Chiara Ferragni e altri influencer rappresentati dall’azienda (le sorelle Valentina e Francesca Ferragni, la madre Marina Di Guardo e il truccatore Manuele Mameli).

L'avvocato Rachele Perico

 

Attività in evoluzione

Di cosa si occupa? Di tutti i tipi di contratti, da quelli per i post pubblicitari a quelli per la promozione di nuovi progetti e format. Esempi? Le classi di trucco “Beauty Bites”, di pareri e valutazioni di rischio, dell’e-commerce. È di supporto in tutto quello che occorre. «Non mi annoio mai», dice a Mag. «Lavorare in una società che si occupa di influencer marketing vuol dire avere a che fare con problemi continuamente nuovi, visto che l’attività è varia e perennemente in evoluzione».

 

Gli errori

«Esistono delle regole precise e se non le si rispetta poi si deve fare i conti con le conseguenze negative che si traducono in sanzioni ingenti e danni reputazionali». Curioso come proprio il legale specificava che "siamo usciti da quella bolla che tra il 2013 e il 2015" in cui si pensava che i social media fossero un regno dove tutto è permesso". L'errore, in questo caso, è stato anche nella comunicazione successiva alla multa dell'Antitrust. Nello statement pubblicato dalla Ferragni non sono state ammesse colpe. Anzi, si è preannunciato il ricorso.

 

La strategia difensiva

Quale potrebbe essere la strategia difensiva? Chiariamo con il dire che in questi casi, solitamente, un intero studio legale è al servizio dell'influencer. Non è detto quindi che la Perico si occuperà di presentare ricorso al Tar del Lazio contro la pronuncia dell'Agcm. Inoltre, se da un lato rispetto agli addebiti contestati la regina di Instagram difficilmente potrà provare il contrario (anche se non si può escludere), quello su cui punterà la difesa potrebbe essere la riduzione della multa. Ma non è detto che gli errori commessi potrebbero costare il posto (o meglio in contratto) alla Perico, o chi per lei.

Ultimo aggiornamento: 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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