Bulli tornano liberi dopo aver scontato la pena. Ma pubblicano un video choc su Instagram: «Fanc... gli sbirri»

Giovedì 25 Luglio 2019
Bulli tornano liberi dopo aver scontato la pena. Il video choc su Instagram: «Fanc... gli sbirri»
20

Tre anni di lavori socialmente utili, evidentemente, non sono bastati a 'rieducare' quattro ragazzi appena usciti dal Tribunale dei minori di Torino, appena usciti dal tunnel di una lunga punizione per bullismo: in un video diffuso su Instagram, i quattro bulli - sorriso sprezzante, sguardo fiero e sigaretta in bocca - appaiono mentre insultano i poliziotti dopo aver riconquistato la libertà. «Liberi. Fanc... sbirri», affermano i ragazzi.


Nel 2016 avevano perseguitato un compagno di scuola, loro coetaneo, costringendolo a mangiare un panino infarcito di escrementi: «Taggatevi così lo riposto», esorta uno di loro, per far sapere a tutti (compresi gli amici e la vittima) che i bulli sono di nuovo liberi e fieri di esserlo. Pentiti? A guardare il video non si direbbe affatto. «Ultima notte da pregiudicati. Assolti o condannati?» si chiedono nella loro storia di Instagram. Poi insultano le forze dell'ordine e dileggiano le istituzioni. Salvo ripensarci: «magari questo cancelliamolo», dice un ragazzo. Sembra preoccuparsi più delle eventuali conseguenze di quelle parole che essere consapevole della loro gravità. E, alla fine, viene pubblicato tutto, senza nessuna censura.

LA POLEMICA Il filmato non è passato inosservato. Qualcuno l'ha postato sui social ed è scattata la polemica. C'è chi si chiede se questi giovani abbiano imparato qualcosa o se il provvedimento del Tribunale sia stato inutile. Immediata la risposta di qualche adolescente amico dei bulli e dei loro genitori, che, in messaggi privati, si sono lasciati andare a minacci ed insulti. Quel video, per un utente, altro non è che «una bravata per esorcizzare la tensione in tribunale». E un altro aggiunge: «Una ragazzata per lenire le sofferenze patite in questo periodo».

ALTRO CHE RIEDUCAZIONE Ora il filmato verrà acquisito dai carabinieri che indagano sull'episodio e che potrebbero procedere con una denuncia.

Quattro anni fa il gruppo, composto da 14enni e 15enni, per mesi si era accanito contro un loro compagno di scuola, arrivando anche a prenderlo a cinghiate. La vittima, spaventata e in lacrime, si era rivolta prima ai genitori poi ai carabinieri. I quattro erano finiti sul banco degli imputati e i giudici lì avevano condannati a tre anni di lavori socialmente utili. Una pena alternativa a scopo educativo. «Assolti o condannati?», chiedono i bulli. A quanto pare, loro una risposta ce l'hanno già: innocenti.

 

Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci