Stop all'alta velocità, indagini per terrorismo ed eversione: cosa sappiamo (e cosa c'entrano gli anarchici)

Ieri è stata fermata la circolazione nella galleria di Fiorenzuola dopo la segnalazione della presenza di estranei e di un ordigno

Mercoledì 9 Agosto 2023 di Riccardo Palmi
Stop all'alta velocità, indagini per terrorismo ed eversione: cosa sappiamo (e cosa c'entrano gli anarchici)

Impossibile escludere la pista anarchica. Sullo stop all'alta velocità di ieri tra Bologna e Firenze fonti investigative non confermano né smentiscono questa pista, anche se al momento non ci sarebbe alcuna rivendicazione. Tra le 19 e le 23.30 di ieri, la circolazione dei treni nella galleria Fiorenzuola è stata interrotta dopo una segnalazione della presenza di estranei in galleria e una telefonata anonima in cui veniva segnalato un ordigno. I treni hanno registrato ritardi anche di 6 ore. Gli agenti della Digos di Firenze, incaricati delle indagini, non hanno trovato al momento tracce di esplosivo né risulterebbero messaggi di rivendicazione. 

Intanto, la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine per attentato alla sicurezza dei trasporti, aggravato dalla finalità di terrorismo ed eversione. Il procedimento è coordinato dall'aggiunto della Dda, Luca
Tescaroli.

Al vaglio anche i reati di furto aggravato e danneggiamento. L'ipotesi della pista anarchica deriverebbe dalla coincidenza con due eventi accaduti ieri, lo sgombero di uno stabile a Firenze e una serie di misure cautelare disposte dalla procura di Genova contro un'organizzazione anarco-insurrezionalista.

Lo sgombero e l'operazione della procura 

Nel corso dello sgombero di uno stabile di Firenze, occupato dal collettivo Corsica 81, gli agenti si sono scontrati con un gruppetto di persone riconducibili all'area anarchica. Un poliziotto è stato colpito con un calcio al volto da una donna, una 30enne albanese fermata e arrestata con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Un uomo e una donna, hanno poi trascorso la notte tra ieri e oggi sul tetto dell'immobile. Lo stabile è ancora costantemente sorvegliato delle forze dell'ordine. Sotto l'edificio si sono ritrovati stamattina una quindicina di persone, alcune delle quali si sono radunate con altri davanti al tribunale di Firenze durante il processo in corso per direttissima alla 30enne albanese, il cui arresto non è stato convalidato. In prossimità dell'ingresso del tribunale è stato affisso uno striscione di solidarietà ai fermati. 

Alta Velocità in ripresa dopo dopo lo stop tra Bologna e Firenze. Ritardi fino a 6 ore

Sempre ieri la procura di Genova ha emesso nove provvedimenti di custodia cautelare per i reati di
associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia con finalità di terrorismo ed infine offese all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Al centro, un'organizzazione anarco-insurrezionalista appartenente al circolo anarchico Goliardo Fiaschi di Carrara. Tra i mezzi di comunicazione usati, ipotizzano gli inquirenti, anche il periodico «Bezmotivny - senza motivo», un quindicinale stampato a Massa, che spesso avrebbe annunciato in anticipo attentati poi portati a termine. Su Bezmotivny sono stati pubblicati anche gli interventi di Alfredo Cospito, l'anarchico al 41-bis per avere gambizzato Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo, e l'attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano. In alcuni pezzi gli indagati invitavano, secondo quanto riportato, «a colpire obbiettivi umani», «ad affilare i coltelli per tornare a fare paura», a «distruggere lo Stato e "l'autorità"» e infine a «prepararsi alla guerriglia».

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