M5S nella bufera dopo le epurazioni,
«In atto la "macchina del fango"»

Giovedì 27 Febbraio 2014
Alessio Tacconi
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ROMA - Ti comunico la decisione di lasciare da oggi il gruppo parlamentare del M5S: lo scrive, all'indomani dell'espulsione dei 4 senatori "grillini" dissidenti, Alessio Tacconi, deputato M5S, in una mail al capogruppo D'Incà, chiedendogli di smentire sue presunte irregolarità nella restituzione dello stipendio. «Altrimenti sarà vero - dice Tacconi - che anche il M5S usa la macchina del fango contro chi esprime opinioni sgradite».

Tacconi, nell'annunciare la decisione di lasciare il gruppo parlamentare di M5S, chiede di smentire quanto affermato ieri su Facebook dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio: «Sarà all'origine della scelta di Tacconi - domandava Di Maio - il fatto «che oggi il nostro capogruppo D'Incà gli aveva chiesto conto dei 7000 euro di "varie" non rendicontati e mai restituiti al fondo per le PMI?».

«Ti pregherei di procedere a una smentita - scrive Tacconi a D'Incà - visto che si tratta di un vergognoso insieme di inesattezze e falsità. Io e te non abbiamo avuto ieri modo di parlarci né tantomeno ho mai ricevuto da te una richiesta di restituzione di qualsivoglia somma indebitamente trattenuta. Come sai ho sempre rendicontato e restituito quanto dovuto, tanto che mai alcuna procedura di infrazione è partita a mio carico per questa nè per altre ragioni. In assenza di tale precisa presa di posizione da parte tua dovrò concludere (e questa volta con assoluta certezza) che anche il Movimento 5 Stelle fa uso della cosiddetta "macchina del fango" contro chi esprime opinioni o attua scelte sgradite allo stesso Movimento».

Catalano lascia il grupo alla Camera. Continua intanto il terremoto in casa 5 Stelle. Oggi anche Ivan Catalano ha lasciato il gruppo M5S alla Camera per passare al gruppo misto.

Campanella: portavoce degli elettori, non di Grillo. «Io sono disponibilissimo a essere portavoce degli elettori, ma non sono disponibile a essere portavoce di un padrone, anche se bonario e paternalistico - dice il senatore dissidente Francesco Campanella, espulso ieri dal Movimento 5 Stelle - Io ho contestato l'atteggiamento sostanzialmente padronale da parte del duo Grillo-Casaleggio: manca un rapporto tra loro e i gruppi parlamentari. Non c'è un rapporto stretto e fitto tra la massa dei parlamentari e Grillo o Casaleggio: loro due hanno rapporti con alcuni dei parlamentari, Crimi e Bottici per esempio, e poi con i gruppi di comunicazione che sostanzialmente fungono da cinghia di trasmissione tra loro e il resto del partito».

«Ci hanno espulso per le critiche a Grillo». «Sostanzialmente il motivo per cui ci hanno espulso è il fatto di aver criticato Grillo - dice Campanella - Ci stiamo ancora chiedendo perché siamo stati ufficialmente cacciati dal M5S. Ciò che con tutta evidenza li ha spinti a farci uscire è stata la sottoscrizione di quel comunicato in cui dicevamo che Grillo aveva sprecato l'occasione del colloquio con Renzi, perchè non lo aveva indotto a dire che cosa voleva fare».

Vendola: le espulsioni fanno schifo. «Il sistema fa schifo, ha ragione il mondo grillino a ritenere che il sistema faccia schifo, ma quella roba che abbiamo visto ieri fa più schifo del sistema che intende combattere - ha detto il leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola - Devo dire che si prova una grande tristezza, per questa violenza, questo ostracismo, questa specie di lapidazione di massa nei confronti di chi vuole articolare il pensiero e non viverlo come un corpo contundente. C'è davvero neanche tanto in filigrana il segno di una cultura a cui repelle il dialogo, l'approfondimento e la dialettica, espressione di una cultura fondamentalista che si traduce nella metafora dalla falange spartana: chiunque si sottrae a questo abbraccio protettivo di una politica militarizzata è traditore. Credo che le categorie del tradimento, il traditore, siano proprio l'evocazione delle epoche più buie della lotta politica. Credo che nella politica la cosa più bella sia esattamente la contesa delle idee, la possibilità di arricchirsi reciprocamente e la possibilità di cambiare le proprie idee. Soltanto gli imbecilli non cambiano la cambiano e riproducono sè stessi».

Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 09:49

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