«L'assemblea dei parlamentari? Ma certo che la faremo, sicuro che si fa. Come no! Magari stasera, o forse mai...». I deputati grillini ironizzano nel cortile di Montecitorio. Sanno, anche i lealisti di Di Maio, che specie al Senato la situazione è esplosiva - visto che De Falco, la Nugnes, la Fattori stanno organizzando una fronda tosta sul decreto sicurezza - e se i gruppi si riuniscono il malcontento per il decreto sicurezza e per tutto il resto può divampare ed estendersi e non conviene dare all'esterno ma pure all'interno spettacolo. Lo spettacolo di una polveriera. «Non parlate, evitate di farvi usare da chi ci vuole male», ripete a tutti Di Maio ma la situazione è difficilmente gestibile in un movimento che attraversato da contraddizioni, dubbi e contrasti. Al momento l'assemblea dei parlamentari è rinviata, così come è stata rinviata ieri, perché bisogna stare tutti in aula alla Camera, presenti e combattivi, per votare il decreto sul ponte di Genova, su cui il Pd sta dando battaglia. Ma poi la grande riunione delicata si farà? Pare di sì, ma in M5S di solito prevale il no - vedi la Tav - e non è detto che si farà perché la paura di farsi ancora del male è forte.
Ultimo aggiornamento: 16:34
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