ROMA «Non è vero che il mio ministero vuole mettere le mani sulla concessione della A22 né si vogliono colpire i territori o addirittura, come qualcuno paventa oggi strumentalmente sui giornali, si punta a ridurre la manutenzione o a favorire licenziamenti. Tutt'altro. Si chiede la giusta efficienza, tariffe più basse e un pò meno dividendi nelle casse dei soci». Lo scrive su Facebook il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. «Lo dice chiaramente la nota della Autorità di regolazione dei trasporti - spiega il ministro postando un documento - che è del tutto indipendente dal Mit: nel Piano finanziario della concessione per la A22 sono stati inseriti impegni finanziari che nulla hanno a che fare con la gestione dell'autostrada. In più - continua - le nuove stime di traffico del concessionario, secondo cui nei prossimi anni ci sarà una forte riduzione dei mezzi in transito e che dunque giustificherebbero un aumento delle tariffe, smentiscono l'analisi trasportistica 'validata dal committente appena quattro mesi fà». Infine, scrive Toninelli, «come potete leggere è la Commissione Ue, non il Mit, a delineare il meccanismo della governance, condizione necessaria per arrivare a un affidamento a un soggetto in house totalmente pubblico. Noi ci siamo. Per il bene dei territori attraversati dalla autostrada e nell'interesse di chi viaggia», conclude il ministro.
Ultimo aggiornamento: 17:25
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