Poletti: «Salario minimo nella legge delega. Confronto con le parti sociali»

Sabato 7 Giugno 2014
Il ministro Giuliano Poletti
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La proposta sul salario minimo nella legge delega c' ed previsto un confronto con le parti sociali, una discussione di merito, una materia molto delicata. Risponde così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine del convegno dei giovani di Confindustria, che hanno rilanciato il tema. «È presente in quasi tutti i Paesi europei - aggiunge - ma ha dei pro e dei contro. C'è una discussione aperta sul punto, noi pensiamo che vada affrontato ma non con un'idea ''unilaterale''», sottolinea il ministro, «bisogna che mettiamo in campo un confronto serio per capire qual è il punto di equilibrio tra i rischi che incorpora questa scelta e gli indubbi vantaggi perché tutti quanti i lavoratori avrebbero un punto di riferimento minimo di tutela. Dall'altro lato, però, c'è una discussione che dice rischiamo di appiattire in basso la contrattazione». La materia, ribadisce Poletti, è «delicata».



Responsabilità e regole. «Non possiamo pensare di sostituire la responsabilità delle persone con delle regole.C'è un problema di responsabilità di modelli sociali e comportamentali che vanno ricostruiti in questo Paese e bisogna adottare una legge generale che preveda che chi commette reati non può avere dei vantaggi». Così, pensando al successo del sequestro dei beni ai mafiosi, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti sul tema della corruzione riesplosa dopo i casi Expo e Mose.



La conferma del rating dell'Italia a 'BBB' da parte di Standard and Poor's la «valutiamo come la conferma di una cosa che pensavamo: è difficile convincere le agenzie che l'Italia è davvero in grado di cambiare» ma «noi stiamo camminando molto velocemente e facendo quello che abbiamo promesso di fare». Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine del convegno: «Non abbiamo nessuna preoccupazione, siamo tranquilli. Le cose che noi facciamo - prosegue Poletti - convinceranno anche gli scettici della bontà delle nostre posizioni e del potenziale di crescita del nostro Paese, che è importante e bisogna liberare».








Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 15:05

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