CITTÀ La Pasqua e la Pasquetta del 2020 saranno ricordate per molto tempo. Niente scampagnate o gite al mare. Non è ancora il tempo di uscire. L'emergenza Covid-19 inghiotte anche una delle festività più importanti del Paese e impone, a milioni di italiani, di stare a casa. Il rischio che incontri collettivi si trasformino in nuovi acceleratori del contagio, spingendo in alto la curva dei positivi, è elevato.
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Perciò ognuno dentro il suo appartamento. Invece per chi voglia uscire, e non rispettare il lockdown, il rischio di prendere una multa e una denuncia è molto elevato. Nelle strade d'Italia saranno presenti 70mila tra uomini e donne delle forze dell'ordine. Elicotteri e droni sorvoleranno le aree classiche in cui, nelle rispettive regioni, si è soliti festeggiare all'aperto. Non si scherza insomma, il dispositivo imponente coinvolge polizia, carabinieri e finanzieri: scendono in campo da oggi fino al 13 aprile. Lo stesso modello verrà replicato per i ponti del 25 aprile e Primo maggio. Troppi i sacrifici fatti dal Paese per poterli sprecare con i giorni di festa a cavallo tra aprile e maggio.
IL DISPIEGAMENTO
Gli uomini e i mezzi saranno dispiegati sui territori secondo le ordinanze dei questori. A loro il compito di ripartire uomini e donne nelle rispettive aree di competenza. Solo la polizia schiererà il reparto volanti, prevenzione crimine, reparti mobili, la polizia stradale e quella ferroviaria. In Campania, Lazio e Lombardia è previsto l'impiego dei droni. Elicotteri sorvoleranno i cieli della Puglia, del Veneto, della Toscana, dell'Emilia Romagna, della Sardegna e della Sicilia. L'Arma pattuglierà con le motovedette i laghi, l'isola d'Elba, del Giglio, le Tremiti, fino ad arrivare a Lampedusa, solo per citare alcuni esempi. I carabinieri per la tutela forestale presidieranno le aree montane. Il Nas, le stazioni e le tenenze, che dipendono dai comandi provinciali, così come i battaglioni mobili verranno impiegati per i posti di blocco. Non sarà tralasciato nulla: le pattuglie saranno dislocate sulle strade provinciali, le autostrade e le consolari. Sarà veramente difficile muoversi per l'Italia senza essere fermati. La speranza è che gli italiani evitino di lasciare le case per senso di responsabilità. Nonostante il calo dei contagi la possibilità che il virus ricominci a galoppare per colpa di pochi irresponsabili è un prezzo che il Paese non può permettersi di correre.
I CONTROLLI
A chi volesse uscire è sufficiente osservare il numero dei controlli quotidiani effettuati dalla polizia per calcolare il rischio, multa salata, a cui si va incontro.