Conti per 140 milioni di euro, ville e maxi-imbarcazioni di lusso.
Il valore delle sanzioni
Valgono in tutto 140 milioni i beni che l’Italia ha iniziato a sequestrare, seguendo l’esempio di altri paesi dell’Ue. «Sono in corso di adozione provvedimenti di congelamento sul territorio italiano di beni mobili e immobili appartenenti a soggetti russi presenti nelle liste dei regolamenti europei», ha detto il Ministero dell’Economia, che ha riunito il comitato di sicurezza finanziaria per fare il punto della situazione e procedere con i provvedimenti. Nei giorni scorsi sequestri di mega-yacht e di altri beni sono stati effettuati in Francia e Germania. È già arrivata anche la richiesta della Uif di Bankitalia a banche e operatori finanziari di comunicare «non appena possibile» le «misure di congelamento di fondi e risorse economiche» dei soggetti russi colpiti dalle sanzioni europee.
Il comitato
Il Csf è stato fondato nel 2001 ed è presieduto dal Direttore Generale del Tesoro. È composto da rappresentanti del Mef, dell’Interno, della Giustizia, degli Affari Esteri, della Banca d’Italia, della Consob, dell’Isvap, dell’Unità di informazione finanziaria, della Finanza, della Dia, dei Carabinieri e della Direzione nazionale antimafia. Il ministero dell’Economia ha spiegato in una nota che «Il Comitato ha condotto una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai suddetti regolamenti, e degli scambi informativi in corso». E ha aggiunto che «continuerà a garantire il massimo raccordo delle iniziative e azioni amministrative e investigative necessarie ad assicurare l’efficacia delle sanzioni».
Le contromosse degli oligarchi
Molti oligarchi, però, hanno preso provvedimenti per proteggere i loro patrimoni, come vendere in anticipo azioni e partecipazioni. Alcuni di loro possono anche contare sul doppio passaporto concesso da Malta o Cipro negli anni scorsi. Ma il governo italiano non sta a guardare. Il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, ha dato l’ok alla task force che si dovrà occupare dei contraccolpi per le imprese che operano direttamente in Russia e Ucraina. Mentre Sace annuncia la sospensione temporanea della «valutazione dell’assunzione di nuovi rischi per l’attività di export credit in Russia e in Bielorussia». Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è intervenuto: «Stiamo cominciando ad eseguire una serie confische di beni mobili e immobili di oligarchi in Italia, ma al G7, come al consiglio degli Affari esteri europeo, abbiamo ordinato una task force europea per aggredire i beni degli oligarchi soprattutto nei paesi dell’occidente, in particolari i beni immobiliari».