Migranti, «Abbiamo bisogno di una missione europea di salvataggio»: lo dice Carola Rackete, comandante della Sea Watch, in una video intervista trasmessa nel corso di un dibattito nell'ambito delle Giornate del lavoro della Cgil. Alla domanda sui porti chiusi, «sfortunatamente - ha risposto - quella dei porti chiusi è stata la politica del vostro ex ministro dell'Interno (Matteo Salvini, ndr). Speriamo che, vista la solidarietà che stanno mostrano gli altri stati europei, in futuro venga definitivamente abbandonata. I porti saranno sempre aperti e la redistribuzione delle persone resa sempre possibile».
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Rispetto alla possibilità di rivederla di nuovo a bordo di una nave, Carola Rackete ha spiegato di essere «in questo momento molto impegnata nelle campagne ambientaliste. Penso anche che il peso del volontariato sulle navi vada in qualche modo condiviso e quindi sono molto felice che ci siano altri capitani. Ovviamente se qualcuno dovesse scendere o dovesse esserci un'emergenza tornerò di nuovo».
Nell'intervista racconta la sua attività tra ambiente e migrazioni: «Quasi per caso ho cominciato a lavorare su una nave da ricerca, nella zona polare». Poi «non appena è stato necessario che la società civile si impegnasse per operazioni di salvataggio nel mar Mediterraneo ho pensato di dover dare il mio contributo, visto che ho le capacità tecniche e le competenze per farlo. Ovviamente - ha affermato - è stata una sciagura il fatto che il governo italiano abbia sospeso l'operazione Mare Nostrum, ma comprendo in pieno visto che l'Unione europea non è stata affatto d'aiuto, non ha contribuito finanziariamente alla missione né all'accoglienza delle percorse soccorse. Perciò capisco che sia stato un peso enorme per l'Italia, però io e molti altri avremmo sperato che le autorità di stato continuassero a fare le operazioni di salvataggio e non la società civile o semplice volontari».
C'è stato un momento di svolta nel suo percorso, le è stato chiesto. «Non ricordo un vero momento di svolta, piuttosto credo si sia trattato di uno sviluppo graduale.