Giovanbattista ucciso a Napoli, la mamma: «Città violentissima, l'assassino è un demone». Ma il killer viene celebrato sui social

Il musicista, 24 anni, è stato ucciso ieri mattina all'alba da un 16enne dopo una lite per futili motivi

Venerdì 1 Settembre 2023
Givanbattista ucciso a Napoli, la mamma: «Città violentissima, l'assassino è un demone». Ma il killer viene celebrato sui social

«Napoli è diventata una città violentissima, un Far West. Tutto questo va fermato quanto prima». È lo sfogo, tra le lacrime, di Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne ucciso ieri mattina in piazza Municipio - pieno centro cittadino - per uno scooter parcheggiato male.

Le sue parole sono state raccolte dai Rai News. Il sedicenne che l'ha ucciso «non è un bambino, è un uomo brutale, un demone che va a distruggere la vita degli altri ragazzi come mio figlio».

Giovan Battista Cutolo, musicista ucciso a 24 anni per lo scooter parcheggiato male: l'assassino ha confessato

Giovanbattista Cutolo ucciso a Napoli per uno scooter parcheggiato male

La donna prosegue: «Mio figlio era pieno di talenti e valori culturali. Poteva solo aiutare Napoli a migliorare. Uccidendo lui è come se avessero sparato a Benedetto Croce prima di scrivere un saggio di filosofia, come se avessero buttato una bomba sul Colosseo, come se avessero sfregiato le Sette opere di Misericordia di Caravaggio e lo avessero ucciso».

E aggiunge: «Non ho ancora consapevolezza di questo aspetto drammatico che è accaduto nella mia esistenza. Fino a poche ore fa avevo un talento della musica, un cornista dell'Orchestra Scarlatti, una persona amata da tutti, un ragazzo a cui abbiamo dato tanti valori e lui, per un parcheggio, è stato ucciso. L'ho visto: aveva il volto tumefatto, un proiettile nel petto».

Lo sfogo della madre

La donna si rivolge alle istituzioni «alla presidente Meloni, al presidente Mattarella: chiedo di essere chiamata, mi accolgano per dire la mia su queste brutalità che noi, che siamo nel basso di questa società e che viviamo in questo mondo, conosciamo molto di più di chi ci comanda. Voglio alzare la mano e dire tutte le cose che vanno assolutamente cambiate».

«Sono senza parole, questa cosa di un sedicenne che ha sparato a mio figlio non la posso proprio accettare. Perchè se a 16 anni esci con un'arma funzionante hai contezza del dramma che stai creando attorno a te. Faccio un appello a tutte le istituzioni. Bisogna assolutamente cambiare le leggi, per tutti i ragazzi che restano, per tutti gli amici di mio figlio, per i figli delle altre persone che non meritano certo - sottolinea la donna - di essere uccisi da una persona che non ha valori».

Giogiò, come era chiamato il giovane, «amava il bello, l'arte, aiutava i suoi amici. Ma, come disse Bennato, Napoli è fatta di tante Napoli. L'altra notte si sono incontrate due Napoli, quella di mio figlio e quella del sedicenne, che non si appartengono, che non si somigliano perchè la Napoli di Giogiò è una Napoli che si alimenta di pane e TikTok o di orrori. Pensiamo all'arte e alla cultura: sono questi i valori che dobbiamo dare ai nostri ragazzi».

 

L'assassino celebrato sui social

«A poche ore da una tragica morte, da un omicidio di un povero ragazzo, il suo assassino viene celebrato come un divo. Come al solito, zero parole per la vittima e i suoi familiari». Lo afferma il deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, facendo riferimento all'uccisione di Giovanbattista Cutolo e a come il ragazzo sedicenne che ha confessato di averlo ammazzato sia celebrato sui social. A questo riguardo pubblica un'immagine, presumibilmente del minorenne arrestato, con sovraimpressa la scritta: «Tutto passa amore mio. Ti sto accanto e già mi manchi. Mi manca l'aria».

In poco tempo, si legge in un comunicato di Borrelli, «l'assassino del musicista nato Mugnano, o presunto tale, è diventato una star dei social network dove amici e parenti lo osannano e gli mostrano la propria solidarietà». Come hanno confermato diversi cittadini allo stesso Borrelli, «sarebbe un ragazzo legato ad ambienti operanti nell'ambito di furti e rapine di orologi di lusso e con precedenti anche per tentato omicidio».

«Questi soggetti - afferma il deputato - non dovrebbero essere a piede libero. Proviamo ribrezzo per tali situazioni che sono ormai una costante ed un marchio di fabbrica della mentalità criminale e sub-criminale che sta sotterrando la nostra terra sotto un mare di ingiustizia. Gli assassini devono scontare il resto della loro vita in carcere e devono essere esclusi da ogni pensiero di solidarietà e sostegno che invece vanno alle vittime. Fortunatamente la parte sana della città è con Giovambattista e i suoi cari. Noi con loro».

«Sabato alle 12 con il sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro e il comitato cittadino mugnanese guidato da Mario Mauriello andremo a Piazza Municipio nel luogo dove è stato ucciso Giovambattista. Depositeremo un mazzo di fiori e manifesteremo per chiedere pene severe e un intervento radicale contro il numero impressionante di giovani criminali e assassini che infestano Napoli e provincia e che vengono osannati sui social. I cittadini sono stanchi», conclude Borrelli.

Ultimo aggiornamento: 23:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA