Giada Calanchini precipita e muore a 22 anni in Sardegna: si era trasferita dal ragazzo, ma la storia era finita male

I due avevano passato la sera insieme: per la ragazza romana fatale un volo di 10 metri

Martedì 25 Aprile 2023 di Alessia Marani
Giada Calanchini, precipita e muore a 22 anni in Sardegna: si era trasferita dal ragazzo, ma la storia era finita male

Indagini sulla morte di Giada Calanchini, 22enne, romana, morta dopo essere precipitata dalla terrazza del terzo piano di un edificio nel centro di Bosa, cittadina in provincia di Oristano, in Sardegna, dove la giovane si era trasferita due anni e mezzo fa per amore. Lo schianto è avvenuto intorno all'1,30 della notte sotto gli occhi dell'ex fidanzato, Nicola T., 25 anni, calciatore della squadra locale, unico testimone. Nel paese era stata una serata di festa per la celebrazione della "Bosa beer fest" un appuntamento che richiama ogni anno migliaia di giovani da tutta la regione. E anche Giada e Nicola l'avevano trascorsa insieme sebbene la loro storia fosse ormai all'epilogo. Poi erano saliti di nuovo su a casa, ma non nell'appartamento che avevano un tempo condiviso, ma sul lastricato a uso comune della palazzina di via Ginnasi. L'atmosfera di festa, improvvisamente, è stata gelata dalle urla strazianti e da quel corpo finito in strada dopo un volo di dieci metri.
Le condizioni della ragazza sono apparse fin da subito disperate ai primi soccorritori.

Giada ha subito un trauma cranico, un trauma toracico e addominale, oltre che diverse fratture agli arti. Trasportata in ambulanza all'ospedale San Francesco di Nuoro dove i medici hanno tentato il tutto per tutto pur di salvarla, è stata sottoposta a un delicato intervento di Neurochirurgia durato oltre due ore. Ma alla fine il suo giovane cuore ha smesso definitivamente di battere nel primo pomeriggio di ieri, dopo dodici ore di agonia.

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L'INCHIESTA
Sulla vicenda il sostituto procuratore di Oristano Marco De Crescenzo ha aperto un fascicolo. L'intera palazzina è stata posta sotto sequestro e sono state acquisite anche le immagini di alcune telecamere di sorveglianza dell'abitazione e della zona. Saranno effettuati nuovi interrogatori, approfondendo i contatti telefonici tra i due ex fidanzati e gli scambi di messaggi su chat e social. Il 25enne, ancora sotto choc, è stato ascoltato a lungo dagli investigatori. Ha giurato in lacrime di avere cercato di persuadere fino all'ultimo Giada da quel che lui ha indicato come un gesto estremo: «L'ho afferrata per non lasciarla cadere giù, ma non sono riuscito a fermarla».
Sulla sua versione sono in corso accertamenti, nulla viene lasciato al caso e le indagini, come di dovere, proseguono. L'ipotesi seguita, appunto, è quella del suicidio, ma si attendono gli esiti e le informazioni che potrebbero arrivare dall'autopsia sul corpo della 22enne. La Procura ha già dato l'incarico al medico legale Roberto Demontis che eseguirà l'esame molto probabilmente domani al cimitero di Nuoro.
Secondo quanto finora ricostruito dai carabinieri del colonnello Giuseppe Castrucci, i due ragazzi avevano trascorso insieme la serata alla festa, salutando anche diversi amici comuni.


LA RELAZIONE
Chi conosceva Giada e Nicola ricorda la loro relazione come «burrascosa». Lei aveva lasciato la sua famiglia, gli amici e anche gli studi a Roma, per stare con lui a Bosa. Ma questo non era stato sufficiente per mantenere saldo il legame. E alla fine della loro storia lei non si sarebbe mai rassegnata. «Ricordati che la felicità sta dentro alle piccole cose», scriveva Giada sul suo profilo Facebook. Ma probabilmente lei non lo era più. L'ipotesi più concreta, infatti, è che la ragazza l'altra notte abbia litigato con l'ex e che i due non siano arrivati a ricomporre la loro relazione, provocando nella 22enne un dolore che non è riuscita a superare, fino a lanciarsi nel vuoto, in un gesto che, magari inizialmente, voleva essere solo dimostrativo. Ne è convinto anche il papà della vittima: «Quel ragazzo sta soffrendo quanto me», dice. Ieri il papà, originario di Amatrice (Rieti) e la mamma, che risiede a Trevignano romano, erano in viaggio per la Sardegna. Sulla vicenda l'ultima parola spetta all'autopsia, sarà l'esame a chiarire ogni dubbio sulla morte della ragazza, fino ad allora ogni pista rimane aperta. La rassegna Bosa beer fest è stata in parte sospesa. «Non avremmo mai voluto scrivere un post come questo - si legge nella pagina social dell'evento - . Il grave lutto che ha colpito la nostra città ci ha sconvolto e per questo motivo abbiamo sospeso la programmazione musicale per la mattina e il pomeriggio e il nostro pubblico si fermerà per dedicare a questa giovane donna che se ne è andata un momento di silenzio».
 

Ultimo aggiornamento: 12:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA