Filippo Turetta, il pm interrogherà lo psicologo che lo seguiva: vuole capire quali fossero le condizioni del ragazzo dopo i primi incontri

Sei le sedute di psicoterapia prenotate per il 21enne di Torreglia, che però ha disertato l'ultima (quel giorno aveva ucciso Giulia Cecchettin)

Sabato 9 Dicembre 2023 di Marta Giusti
Filippo Turetta, il pm interrogherà lo psicologo che lo seguiva: vuole capire quali fossero le condizioni del ragazzo dopo i primi incontri

VENEZIA Il femminicidio di Giulia Cecchettin è stato premeditato? All'interrogativo giudiziario cercheranno di dare risposta i carabinieri: la Procura di Venezia ha incaricato gli investigatori, che da quasi un mese cercano di fare luce sulla tragedia, di interrogare anche lo psicologo che ha avuto in carico Filippo Turetta.

Sei le sedute di psicoterapia prenotate per il 21enne di Torreglia, che però ha disertato l'ultima: quel giorno il giovane era in piena fuga, dopo aver ucciso la 22enne di Vigonovo. Secondo quanto è stato ricostruito, su consiglio della stessa Giulia e pure dei suoi genitori, Turetta aveva fissato il primo appuntamento tre mesi fa, con una telefonata al Cup dell'Ulss 6 di Padova, per il 22 settembre.

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Dopo quel primo colloquio, sarebbe stato invece lo psicoterapeuta a convocare il paziente per una serie di altri incontri, più ravvicinati nel tempo. Probabilmente i carabinieri intendono capire se fosse stata subito riscontrata una situazione grave, per indurre l'esperto a rivedere Filippo il 3, il 17 e il 27 ottobre e quindi il 4 novembre, cioè giusto una settimana prima del delitto. Invece non c'è stato nessun faccia a faccia il 17 novembre: quel giorno il ragazzo era probabilmente già in Germania, dove infatti è stato arrestato l'indomani dalla polizia, fermo in autostrada dopo essere rimasto a secco di carburante. Da quanto è trapelato, il 21enne aveva raccontato al professionista l'angoscia che stava vivendo dopo la fine della relazione sentimentale con la ex, oltre che i problemi incontrati nel suo percorso universitario.
Nell'interrogatorio-fiume in carcere del 3 dicembre, Filippo - forse per scongiurare la contestazione della premeditazione - aveva sostenuto davanti al pm Andrea Petroni di aver «perso la testa» la sera dell'11 novembre di fronte al rifiuto di Giulia di riallacciare la relazione. Turetta compirà 22 anni il 18 dicembre, quando potrebbe ricevere la seconda visita dei suoi genitori nella casa circondariale di Montorio Veronese.

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NEL CIMITERO

Intanto nel cimitero di Saonara è incessante il pellegrinaggio sulla tomba voluta dalla famiglia Cecchettin. «Scusa Giulia se non siamo riusciti a proteggerti», è la frase scritta su un grande biglietto, completato da una rosa, un fiocco rosso e un ritratto della ragazza. C'è chi lascia un fiore, chi un lumino, chi un foglietto con una poesia. Non ci sono solo donne - madri e figlie assieme, gruppi di amiche - ma anche giovani uomini e diversi anziani. La sepoltura ha preso la forma di una montagnola ricolma di fiori. C'è chi si inchina e sfiora con una carezza la foto della 22enne; altri si raccolgono in preghiera. Ma tra chi si fa largo per vedere la tomba di Giulia ci sono anche semplici curiosi, estraggono velocemente il cellulare, fanno una foto e se ne vanno quasi subito. Sul cancello del camposanto, uno sconosciuto ha appeso un cartello, con un cuore all'uncinetto: «Per Giulia e a tutte le donne uccise. Basta violenze» c'è scritto. Forse l'inizio di quel «germoglio, che darà dei frutti», auspicato dal papà Gino Cecchettin.
 

Ultimo aggiornamento: 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA