Col trascorrere delle ore si fanno sempre più flebili le speranze di ritrovare in vita Denise, una studentessa di 19 anni finita nelle acque del fiume Lao, a Laino Borgo, nel Cosentino, mentre faceva rafting insieme ad un gruppo di compagni.
L'incidente
L'allerta è giunto al centralino dei vigili del fuoco, che hanno attivato subito le ricerche mobilitando anche il Nucleo speleo alpino e le associazioni di volontariato. Sul posto anche personale dell'elisoccorso del 118, i carabinieri forestali e quelli della Stazione di Castrovillari. Nella vicina piazzola di atterraggio, realizzata di recente, è atterrato anche un elicottero dell'Aeronautica militare giunto da Gioia del Colle. Altre squadre a terra hanno raggiunto la parte restante della comitiva, bloccata sulla riva del fiume, per trasferirla in una zona sicura. Le ricerche andranno avanti nelle prossime ore senza interruzione, ma diventeranno inevitabilmente più difficoltose col sopraggiungere dell'oscurità. Secondo quanto si è appreso, un altro ragazzo facente parte dello stesso gruppo di Denise è rimasto leggermente ferito, mentre altri hanno riportato qualche escoriazione.
«Siamo preoccupati e in ansia»
Tutti, comunque, sono apparsi in stato di choc e profondamente colpiti dalla scomparsa di Denise. La diciannovenne dispersa faceva parte di una scolaresca proveniente da Polistena, nel Reggino. I ragazzi frequentano il liceo statale «Giuseppe Rechichi» ed erano in provincia di Cosenza, accompagnati da alcuni docenti di educazione motoria, già da alcuni giorni. «Siamo preoccupati e in ansia - ha detto il vicepreside del liceo, Tonino Bongiovanni - per i nostri ragazzi. La nostra speranza è che i nostri telefoni squillino e ci vengano comunicate notizie positive. Non era la prima volta, tra l'altro, che la scuola organizzava questo tipo di attività e non era mai accaduto nulla». Sgomento anche tra gli operatori che da anni svolgono serenamente e in sicurezza le attività di rafting sul fiume Lao, con la partecipazione di migliaia di persone. «Non era mai accaduto nulla di simile», dicono.