Green pass e droga, cosa c'entrano? Tossicodipendenti, per pochi euro o per qualche dose di droga, si sottoponevano alla vaccinazione contro il Covid-19 con documenti falsi per permettere a dei No vax di ottenere il Green pass. È quanto emerso da un'inchiesta della Dda della Procura di Catania su indagini dei carabinieri del comando provinciale su una presunta banda di rapinatori.
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Dall'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, è emerso come gli indagati, oltre ad aver commesso tre cruente rapine a mano armata in esercizi commerciali di San Giovanni La Punta, fabbricassero anche armi clandestine perfettamente funzionanti, che venivano vendute a criminali del luogo per circa mille euro ciascuna. L'attività investigativa ha poi portato alla luce un articolato sistema criminoso, in cui tossicodipendenti, per pochi euro o qualche dose di sostanza stupefacente, muniti di documenti falsi, venivano convinti a farsi vaccinare più volte, per procurare a No vax la certificazione Green pass. Per una delle «cavie», è stata infatti accertata la somministrazione di tre dosi di vaccino in meno di un mese, a grave rischio per la propria salute.
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