Continuano gli appelli della famiglia di Jois Pedone per far luce sulla morte del giovane, trovato senza vita in mare lo scorso 22 agosto a Vasto. Alla caviglia aveva un peso di 40 chili, un borsone pieno di sabbia. L'autopsia ha indicato l'annegamento come causa della morte. Ma tanti sono gli interrogativi ancora senza risposta. Lo zio, Rino Pedone, ha ribadito che si «è trattato di un omicidio».
La sfida social
Un'ipotesi, quella della sfida tra giovani, che trae origine dalla maglietta indossata dal giovane, su cui ci sarebbe stata la scritta «benvenuto». Un dettaglio di cui lo zio di Jois ha parlato nell'ultima puntata di Chi l'ha visto?, dove ha partecipato con Pia Regina, nonna del giovane, e i legali della famiglia, Carmine Di Risio e Concetta Di Risio. La Procura di Vasto sta andando avanti nelle indagini, dopo l'apertura di un fascicolo per il reato di istigazione al suicidio. Ma, al momento, non trapelano ulteriori notizie. I familiari non si rassegnano, convinti che Jois non abbia potuto elaborare da solo tutti i passaggi che poi lo hanno condotto alla morte. Si rinnova l'appello affinchè «se c'è qualcuno che sa qualcosa, che ha visto qualcosa, che ha notizie, le faccia sapere», aiutando così il lavoro degli inquirenti che va avanti senza sosta non tralasciando nessuna pista.