Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi è stato iscritto nel registro degli indagati nel nuovo processo sulla morte della giovane uccisa a Garlasco nel 2007. Sempio è iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto dopo l'esposto denuncia presentato dalla mamma di Stasi, in carcere a Bollate da un anno per il delitto della fidanzata.
È Pasquale Linarello, biologo forense, ufficiale in congedo dei carabinieri del Ris di Parma, l'esperto a cui la difesa di Alberto Stasi ha affidato l'analisi dei risultati delle tracce biologiche trovate sulle unghie di Chiara Poggi ed è lui, già noto per altri casi di cronaca, che ha trovato il Dna dello sconosciuto -che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di Sempio.
I difensori di Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per il delitto del 13 agosto 2007, hanno preferito non fare il suo nome, ma è stato comunque possibile rintracciarlo. «Non posso rilasciare dichiarazioni in questo momento», dice l'esperto interpellato dall'Adnkronos. Le sue analisi, insieme alle indagini difensive, potrebbero cambiare la storia di quanto accaduto nella villetta di via Pascoli. «Come sa la difesa ha preferito non fare il mio nome, per ora. Ci sono altre indagini in corso, per questo per me adesso è preferibile non rispondere», taglia corto Linarello lasciando intendere che non ha nessun dubbio sulla validità di quella traccia genetica, già analizzata da altri consulenti nel 2014 e ritenuta troppo degradata per consentire un'identificazione certa, che ora potrebbe portare a una nuova inchiesta da parte della procura di Pavia.
L'esposto della mamma e dei difensori di Stasi, Fabio Giarda e Giada Bocellari, si fonda oltre che sul dna, anche su altri elementi: dalle telefonate a casa Poggi all'alibi considerato traballante.