Una vera e propria organizzazione criminale dove ognuno aveva un ruolo ben preciso: il gioielliere di Prati segnalava le vittime benestanti da rapinare e a fornire le armi ci pensava il titolare di una palestra sempre nello stesso quartiere. A capo della banda Manlio Vitale, detto er Gnappa, considerato esponente di spicco della Banda della Magliana.
I Carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno arrestato 24 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata a compiere efferate rapine in abitazioni.
Manlio Vitale, fondatore e personaggio di spicco della «Banda della Magliana», usufruendo dei contatti 'qualificatì su cui poteva contare - spiegano i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno eseguito le indagine e gli arresti- acquisiva informazioni dettagliate sulle potenziali vittime da rapinare, tutte persone abbienti e vulnerabili, come ad esempio donne che vivevano da sole o persone anziane, oppure famiglie con figli piccoli».
Lo stesso Vitale, individuata la vittima, «forniva le notizie fondamentali per compiere i delitti, demandandone poi l'organizzazione e l'esecuzione al suo fedelissimo collaboratore, legato a lui sin dai tempi della 'Banda della Maglianà, ossia Rodolfo Fusco». Le indagini sul sodalizio criminale sono cominciate nell'ottobre del 2014, in seguito alla rapina commessa nella villa di un medico residente nel quartiere Eur. Almeno altre tre rapine progettate dal gruppo sono state invece sventata dai Carabinieri del Nucleo investigativo.
Il gruppo criminale disponeva anche di un arsenale. «Le armi dell'associazione erano detenute da una coppia di incensurati».
