Docente si dà fuoco davanti a una caserma dei carabinieri in Calabria, è grave

Lunedì 31 Gennaio 2022
Docente si dà fuoco davanti a una caserma dei carabinieri in Calabria, è grave

RENDE  - Un gesto estremo di cui, anche dopo alcune ore, rimangono oscuri il movente ed il perché del luogo in cui è stato compiuto, l'ingresso dell'edificio che ospita a Rende la sede della Compagnia dei carabinieri. In via Londra, una delle arterie centrali della cittadina alle porte di Cosenza, si è consumato il dramma di F.C., di 33 anni, cosentino, docente in un istituto scolastico in Lombardia da poco rientrato in Calabria, che ha tentato stamattina di togliersi la vita alla stregua dei bonzi tibetani.

Erano da poco passate le nove quando l'uomo è arrivato davanti alla palazzina dell'Arma a bordo della sua Fiat 600 che ha parcheggiato in uno degli spazi antistanti la caserma.

Sceso dall'utilitaria portando con sé una tanica colma di benzina, F.C. si è avvicinato al cancello e, tra lo stupore e lo sgomento dei passanti, si è cosparso di liquido infiammabile per poi darsi fuoco utilizzando un accendino tirato fuori da una tasca dei pantaloni. A prestare i primi soccorsi all'uomo, trasformatosi in breve in una torcia umana, sono stati gli addetti di una vicina officina di gommista che, utilizzando un estintore, hanno spento le fiamme. Il trentatreenne, secondo quanto è stato riferito dai primi soccorritori, non avrebbe manifestato alcun segno di dolore né prima, né dopo aver compiuto il gesto. Scattato l'allarme, sul posto è intervenuto un'ambulanza, che lo ha portato nell'ospedale dell'Annunziata, dove le sue condizioni sono state giudicate gravi dai sanitari, che si sono riservati la prognosi.

In seguito i medici del nosocomio, che hanno riscontrato ustioni gravi sul 70% del corpo, in particolare sul tronco, hanno disposto il trasferimento dell'uomo, in ambulanza, nel Centro grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli. Sconcerto e incredulità tra le tante persone che hanno assistito alla scena lungo via Londra, piuttosto trafficata a quell'ora del mattino. Dai primi accertamenti dei carabinieri, che hanno avviato le indagini sull'episodio, non risultano precedenti di tipo penale a carico dell'uomo, né militanze o appartenenze a gruppi di matrice ideologica estrema o altro. L'ipotesi tenuta in maggiore considerazione è quella di un gesto estremo maturato per motivi personali. La scelta del luogo in cui é stato compiuto il tentativo di suicidio, comunque, e cioè lo spazio antistante la caserma dei carabinieri, viene ritenuta, comunque, dagli investigatori casuale e senza alcun «messaggio» indiretto all'Arma. 

Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 15:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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