Campi Flegrei, Musumeci: «Verso innalzamento dell'allerta». Evacuazioni e sussidi, cosa cambierebbe

Citando le parole della commissione, il ministro ha spiegato che «l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo»

Martedì 7 Novembre 2023
Campi Flegrei, Musumeci: «Verso innalzamento dell'allerta». Evacuazioni e sussidi, cosa cambierebbe

Per i Campi Flegrei si va verso un innalzamento dell'allerta. Lo ha confermato il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, in audizione alla commissione Ambiente: «Al termine della riunione del 27-28 ottobre scorso, la commissione Grandi Rischi ci ha comunicato che bisogna prepararsi all'eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto al giallo sull'area dei Campi Flegrei».

Citando le parole della commissione, il ministro ha spiegato che «l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo».

Il perimetro della zona rossa

«Abbiamo già definito un perimetro della zona rossa ed oggi ne parlerò con i sindaci», ha detto Musumeci. «Dopo aver definito il perimetro il governo passerà alla fase esecutiva che è quella di accertare la vulnerabilità del costruito all'interno della zona rossa».

Il decreto legge

«Non va modificato il decreto legge 140 sulle Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei», ha detto Musumeci sul fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei. «Non c'è nulla da aggiungere al decreto legge adottato dopo aver ricevuto una delegazione di sindaci - ha spiegato - si occupa delle misure preventive legate al rischio bradisismico, nulla c'è da aggiungere a quel decreto in riferimento all'ultimo verbale della commissione grandi rischi».

Zona rossa e zona gialla, le differenze

«L’Osservatorio vesuviano monitora la sismicità, la sorveglianza è garantita da una sala operativa h24. La valutazione dei livelli di allerta è effettuata dalla commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi. Lo scenario eruttivo e l’identificazione della zona rossa e della zona gialla sono state ridefinite nel giugno del 2016, con Dl della presidenza del Consiglio, di concerto con Regione Campania e Comuni interessati. La zona rossa è quella da evacuare immediatamente in caso di eruzione e comprende circa mezzo milione di persone. La zona gialla è quella in cui si trovano persone esposte a significativa ricaduta di cenere e comprende 800mila persone».

Il sindaco di Bacoli: sarebbe peggio della pandemia

«Se davvero si dovesse passare dall'allerta gialla a quella arancione, significherebbe murare 500 mila persone nell'area flegrea. Alla riunione al Ministero chiederemo, nel caso avvenga ciò, un sostegno economico per le attività alberghiere, turistiche della zona. L'allerta arancione sarebbe peggio della pandemia», ha detto all'Adnkronos sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione. «Ascolteremo cosa ha da dirci il ministro, chiederemo le motivazioni della sua comunicazione di una settimana fa sul passaggio possibile dall'allerta gialla a quella arancione, poiché non abbiamo mai avuto modo di leggere il verbale della Commissione Grandi Rischi. Dobbiamo essere messi a conoscenza prima delle informazioni fornite alla stampa e alla comunità», ha aggiunto il sindaco di Bacoli. «Chiederemo inoltre che vengano accettate le nostre proposte, da inserire nel decreto Campi Flegrei: il sismabonus, il contratto di almeno tre anni al personale amministrativo, tecnico, oltre che alle forze di polizia. Serve anche che siano realizzate le vie di fuga, quelle di Torregaveta e di Cuma, annunciate con la legge del 1984 e mai realizzate», ha concluso il sindaco.

I livelli di allerta: cosa cambierebbe

I livelli di allerta sono individuati sulla base della combinazione di parametri di monitoraggio e sono rappresentati attraverso quattro colori: verde, giallo (attenzione), arancione (preallarme) e rosso (allarme), che indicano la possibile evoluzione dello stato di attività del vulcano verso scenari di evento che possono richiedere di essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari.

Il livello di allerta base (verde), è quello che generalmente contraddistingue lo stato di quiete del vulcano. In questa fase la possibilità che il vulcano erutti è bassa ma non assente. Il livello di allerta attenzione (giallo), indica che alcuni parametri geofisici e geochimici presentano anomalie o concatenamenti al rialzo impossibili da decifrare, e per tale motivo potrebbe essere necessario accentuare le attività di monitoraggio del vulcano. Il livello di allerta preallarme (arancione), contrassegna un'ulteriore variazione dei parametri controllati del vulcano verso una condizione di unrest limite. Il livello di allerta allarme (rosso), indica che tutti i parametri fino a quel momento monitorati, lasciano ritenere che siano in corso dinamiche pre-eruttive. In quel caso è molto probabile che l'eruzione avvenga.

Il piano di evacuazione

Il piano di evacuazione per rischio vulcanico prevede un contributo economico da parte dello Stato per tutte le persone che una volta dichiarata l’allerta arancione (preallarme) intendessero allontanarsi spontaneamente e con mezzi propri dalle loro abitazioni. Esse - spiega il documento della Protezione civile - «potranno trasferirsi presso una sistemazione alternativa ricevendo un contributo economico da parte dello Stato».

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Ospedali e carceri da evacuare

In caso di allerta arancione, andrebbero evacuate strutture ospedaliere, carceri e case di cura. In particolare in quella zona si trovano gli ospedali Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, San Paolo di Fuorigrotta, Fatebenefratelli di Posillipo, cinque strutture residenziali per anziani e di sei case di cura private accreditate. Sarebbero da trasferire anche i detenuti dell’istituto penitenziario minorile di Nisida e le detenute del carcere femminile di Pozzuoli.

 

Lo stadio Maradona e i beni culturali

Anche il Maradona si trova nella cosiddetta zona rossa. In caso di passaggio all'allerta arancione potrebbero esserci problemi per le gare interne disputate dalla squadra di Rudi Garcia. I beni culturali andrebbero protetti con specifiche barriere o anche spostati temporaneamente. 

Ultimo aggiornamento: 20:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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