Legata, imbavaglia e picchiata a morte
in casa: 63enne uccisa a Biella

Giovedì 12 Dicembre 2013
Legata, imbavaglia e picchiata a morte in casa: 63enne uccisa a Biella
Legata, imbavagliata e picchiata a morte. È stata uccisa così, nella sua abitazione di Vigliano, Vanda Vazzoler, 63 anni. Forse una rapina finita male, secondo le prime ipotesi della polizia, intervenuta sul posto su segnalazione del marito della vittima, Renato Doria, che ha dato l'allarme.



Erano circa le 18 quando l'uomo, imprenditore tessile, dopo aver trascorso alcune ore a giocare a carte in un circolo di Vigliano ha fatto ritorno a casa, un attico al sesto piano di via Dante Alighieri 3, nel paese a una manciata di chilometri da Biella.
La moglie era riversa sul letto, sfigurata dalle botte. Calci e pugni inferti con una violenza inaudita sul corpo minuto della vittima. L'allarme è stato immediato, ma l'arrivo dei soccorsi è stato inutile. «Me l'hanno uccisa, me l'hanno uccisa», ha più volte urlato Cristina Vazzoler, consigliera comunale di Vigliano e sorella della vittima, accorsa con l'altro fratello, Mirko, in via Dante appena la notizia dell'omicidio ha fatto il giro del paese. Per gli investigatori della squadra mobile, intervenuti sul posto con gli agenti delle volanti e la scientifica per i rilievi del caso, potrebbe trattarsi dell'azione di uno o più banditi a cui è sfuggito il controllo della situazione. Accanto al cadavere sarebbe stato trovato un asciugamano, che probabilmente doveva servire a portare via la refurtiva, e alcuni oggetti trovati in casa. La cassaforte, invece, non sarebbe stata forzata: una ipotesi degli investigatori è che la donna sia stata picchiata per convincerla a fornire la combinazione per aprirla, ma non sia riuscita a parlare per lo choc. Neanche la porta d'ingresso dell'abitazione sarebbe stata forzata. Il malvivente, o i malviventi, potrebbero avere utilizzato le scale per salire fino al sesto piano ed essersi poi fatti aprire con una scusa dalla stessa vittima. Particolari ora al vaglio degli investigatori, coordinati dai sostituti procuratore Francesco Alvino e Ernesto Napolillo, che hanno ascoltato a lungo il marito e i vicini di casa. Nessuno si sarebbe accorto di nulla. Vanda Vazzoler, oltre al marito, lascia la madre Lina, ultranovantenne, e una figlia, che le aveva regalato tre nipotini. Al vaglio della polizia, che ha istituito posti di blocco in tutta la provincia, anche le telecamere di sicurezza di una agenzia della Banca Sella nei pressi del luogo del delitto.
Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 15:17
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