«Valerio non lo avete perso e non lo perderete mai, continuerà a vivere nella vita delle tantissime persone che ha aiutato nella sua missione di medico». Sono le parole del parroco e dell'amico nella chiesa di San Martino di Monterotondo, gremita ieri pomeriggio per l'ultimo saluto al professor Valerio Nobili, 53 anni, colpito da un malore venerdì scorso mentre andava in bicicletta a Valle Giulia. Una cerimonia che è stata un grande abbraccio di più di mille persone ad un luminare e ad un medico amatissimo, primario di Epatologia all'ospedale pediatrico Bambino Gesù. C'era la sua città, i colleghi, gli amici, i pazienti, le famiglie.
«Non possiamo mancare», hanno detto i tanti che hanno inondato di telefonate la parrocchia per farsi dire come arrivare da Roma nella grande chiesa nuova. «Lascia la più bella eredità per quello che ha fatto per gli altri ha aggiunto don Paolo, che ha concelebrato con il cappellano del Bambino Gesù, padre Luigi - A noi tutti il compito di ricordarlo sempre. Ma non sarà difficile. Basta pensare all'affetto dei tanti bimbi». E proprio la lettera lasciata in camera ardente da una delle sue piccole pazienti è stata letta per volontà della famiglia.
«Caro dottor Nobili, posso chiamarti Valerio? ha scritto Flavia - Per me sei un amico.