Paolo Crepet: «A New York sono scappato da un'orgia. La gelosia? È un sentimento medioevale»

Giovedì 7 Dicembre 2023
Paolo Crepet: «A New York sono scappato da un'orgia. La gelosia? È un sentimento medioevale»

Paolo Crepet non si ricorda la sua prima volta.

O meglio non si ricorda con chi. Ma era amore. «È sempre amore per me. Difficilmente mi perdo in cose inutili. O almeno lo facevo, oggi ho 72 anni e sono serenamente sposato». Parole al Corriere della Sera dove lo psichiatra più famoso d'Italia si confessa. Una moglie che Paolo ama perché «mi ha sempre attratto l’originalità, la persona che fa la differenza, chi non si omologa. Ma nel mio caso era una necessità». 

La famiglia nobile

Una necessità perché «Famiglia di antico casato veneziano, un avo che ha curato gli scritti di Baudelaire, un nonno artista e amico di Modigliani, un padre luminare della Medicina del Lavoro. Nulla era scontato, in casa, nulla era facile». Insomma una famiglia che pretendeca il massimo «era il punto di partenza». Una famiglia che non gli ha mai detto bravo. Mai. Paolo ha capito di piacere a suo padre solo nel giorno del suo funerale. Stesso discorso per sua madre.

L'amore 

Paolo Crepet non si è mai inginocchiato davanti a una donna. «Mai, anche perché lo troverei ridicolo. Al massimo mi sono fatto trovare al binario con la torta di compleanno per accoglierla mentre lei tornava da un viaggio in treno». Un uomo che non è geloso. Perché come ripete al Crosera, «la gelosia e il possesso possono essere all’origine di cose tremende. Per me la gelosia è un sentimento medioevale». In amore ha sempre cercato «un eros più profondo. Mi eccita di più una donna vestita che una nuda. Deve esserci un gioco di testa, un gioco di sguardi, un gioco. Ma non fatemi ridere, per favore». E gli è capitato di ridere e scappare...

L'orgia a New York

«Una volta, a New York, ormai decenni fa, ero ospite di amici. Aperitivo, discussioni intellettuali, cena. Poi ho capito che la serata stava prendendo una piega diversa. Si stava formando un’orgia. Sono scappato». Ma solo «perché mi veniva da ridere». Da giovane Paolo selezionava i suoi amori. «Ho sempre scelto con oculatezza gli amori, anche quelli adolescenziali. Ma c’era un problema: mi credevo figo, molto figo, molto più figo di quello che ero». Per questo è stato lasciato spesso.  «Una volta, ero giovanissimo, una delle mie fidanzate mi lasciò scrivendo sullo specchio del bagno, con il rossetto, “ça suffit”. Cioè basta, letteralmente». Infine una lezione da padre: «Ai figli non si deve dare sempre la pappa pronta, qualche volta bisogna permettere loro di conquistarsi il futuro».

Ultimo aggiornamento: 18:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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