Dopo bici e auto ecco lo scooter
sharing a Milano

Martedì 28 Ottobre 2014
Dopo bici e auto ecco lo scooter sharing a Milano
MILANO - Scooter sharing non solo per Milano ma anche per «qualche chilometro quadrato fuori città». Anche per chi non ha mai guidato un motorino, perchè ci sarà un «servizio di accompagnamento» con formazione per gli inesperti. E ci si potrà salire in due. Queste alcune delle caratteristiche che l'amministrazione ha pensato per il futuro scooter sharing, con l'obiettivo di avviare il servizio per marzo. La presentazione «ufficiale» del progetto con

l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran è stata affidata a un workshop di Citytech, «A Milano arriva lo scooter sharing: opportunità e policy», stamani al Castello Sforzesco. L'avviso pubblico sarà bandito per dicembre, ma l'assessore ha oggi illustrato alcuni «paletti» che il Comune intende prevedere per chi parteciperà.

I «parametri» del bando, ha anticipato Maran, prevederanno tra l'altro che si avvi un servizio «che copra il 95% del territorio comunale» e tenendo conto dell'esperienza del car sharing, per cui «dopo le 18 in centro non si trova più un'auto» per l'assessore «bisognerà lavorare anche su questo punto». Ma «ormai c'è la città metropolitana», dunque «l'operatore dovrà farsi carico di qualche chilometro quadrato di servizio fuori Milano, perchè ne ha bisogno tutta la città metropolitana». Ancora, sarà «qualificante, come per il car sharing, che l'operatore restituisca risorse alla collettività: non potranno essere i 1.100 euro ad auto che il car sharing versa al Comune per finanziare il trasporto pubblico, anche perchè gli scooter non pagano nulla in città, ma chiederemo qualche forma di restituzione, come della formazione e un servizio di accompagnamento per chi non va spesso in scooter e una quota, vedremo se di 50-100 euro per scooter, per sostenere la formazione e l'educazione per la sicurezza stradale fra i giovani e nelle

scuole». Infine si chiederà «qualche forma di integrazione con gli altri sistemi di sharing e con il trasporto pubblico». Fra le esperienze a confronto, stamani, quella di «Motif», operativa sulle strade di Barcellona: 200 scooter realizzati in Italia e

omologati per due persone, con un casco in dotazione, a un costo di 40 centesimi a chilometro. Il tragitto medio è di 4 chilometri, per una spesa di 1,6 euro, inferiore al costo del biglietto dell'autobus che è di 2 euro. Finora, hanno spiegato gli operatori, non si è registrato nessun problema e nessun incidente: l'unico, il furto di uno specchietto retrovisore.
Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 14:36

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