Città del Vaticano - La porta santa della basilica di San Pietro, l'ultima che ancora rimaneva da chiudere, è stata serrata.
La delegazione ufficiale dell’Italia presente in Vaticano era quella maggiormente rappresentata tra le delegazioni di 10 nazioni: quella della Repubblica Centrafricana guidata dal presidente; quella di Mauritius, guidata dal primo ministro. Seguite alle rappresentanze dell'Albania, del Belgio, della Spagna, del Brasile, del Messico, del Venezuela, della Malesia.
L'omelia si è concentrata sull'essenza del concetto della misericordia. “Chiediamo anche noi il dono di questa memoria aperta e viva. Chiediamo la grazia di non chiudere mai le porte della riconciliazione e del perdono, ma di saper andare oltre il male e le divergenze, aprendo ogni possibile via di speranza. Come Dio crede in noi stessi, infinitamente al di là dei nostri meriti, così anche noi siamo chiamati a infondere speranza e a dare opportunità agli altri. Perché, anche se si chiude la Porta santa, rimane sempre spalancata per noi la vera porta del Cuore di Cristo”. Dal perdono scaturiscono “consolazione e speranza”.