Domani il governo comincia ufficialmente a preparare la fase 2. Quella della convivenza con il coronavirus e di un graduale e prudente ritorno alla normalità, come ha più volte spiegato Giuseppe Conte. Alle tre di pomeriggio è infatti fissata una conference call tra il premier, i ministri e il comitato tecnico scientifico. La riunione è finalizzata a fare il punto sulle misure di contenimento, ma anche - spiegano diverse fonti- ad avviare appunto un primo confronto sulla fase 2.
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Non è un caso che alla conference call non sia presente solo Conte e il ministro della Salute, Roberto Speranza, com'era avvenuto fin dall'inizio dell'epidemia e dalla dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria.
I tempi stringono. A Pasqua scade infatti l'ultimo Dpcm che ha prorogato la stretta per ogni tipo di attività, tranne quelle non essenziali, e la clausura per la popolazione in tutto il Paese. E mentre per i settori produttivi un allentamento è nell'aria, visto il decorso dell'epidemia, è probabile che le misure di contenimento per i cittadini proseguano fino al 3 maggio: il governo teme che i ponti del 25 aprile e del 1 maggio infatti inneschino spostamenti incontrollati e assembramenti che potrebbero portare a una nuova impennata dei contagi.