I bambini feriti di Gaza sono arrivati in Italia, atterrati a Ciampino. «Hanno traumi gravi»

Lunedì 29 Gennaio 2024
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La possibilità di curarsi ma anche di dimenticare la violenza e gli orrori che hanno vissuto.

Per 14 bambini palestinesi - numero che aumenterà nei prossimi giorni - rappresenta questo l'arrivo in Italia con un volo dell'Aeronautica Militare. Sono feriti e, accompagnati dai loro familiari, riceveranno le cure in quattro ospedali pediatrici del nostro Paese. L'iniziativa rientra nell'ambito di una più ampia operazione che proseguirà nei prossimi giorni, con l'obiettivo di concludere il trasferimento complessivo di 100 minori palestinesi feriti, con relativi accompagnatori, presso gli ospedali Bambino Gesù di Roma, Gaslini di Genova, Meyer di Firenze e Rizzoli di Bologna. Da diversi giorni una missione coordinata dall'Unità di Crisi della Farnesina - insieme a personale della nostra Ambasciata al Cairo, della Difesa, dell'Intelligence, del ministero della Salute e delle strutture ospedaliere coinvolte - si trova presso il valico di Rafah per la preparazione, in stretto contatto con le nostre sedi diplomatiche al Tel Aviv e Gerusalemme, delle misure di evacuazione dei feriti. I 14 bambini, giunti tre giorni fa in Egitto, attraverso il valico di Rafah, sono stati dapprima curati e stabilizzati dai sanitari egiziani nelle strutture ospedaliere locali. Successivamente, il team sanitario militare italiano, il personale della Difesa, quello del ministero degli Esteri e dell'ospedale Gaslini di Genova, hanno lavorato in stretto coordinamento per rendere possibile il trasferimento dei primi bambini. Gli altri minori coi loro familiari accompagnatori saranno trasportati con un volo successivo e con la nave Vulcano della Marina Militare, che salperà mercoledì prossimo. Solo al momento del loro arrivo i sanitari italiani avranno il quadro della loro situazione clinica. Gli ospedali sono attrezzati per affrontare situazione di alta complessità (come traumi o ferite da esplosioni) come è già avvenuto in altre situazioni, come quella recente dei piccoli feriti accolti dall'Ucraina. «Voglio esprimere - ha affermato il ministro della Difesa Guido Crosetto - la mia profonda gratitudine alle istituzioni e ai sanitari egiziani per il loro supporto, che ha reso possibile questa missione umanitaria. Solo con la cooperazione internazionale possiamo affrontare sfide così grandi e garantire la sicurezza delle persone più vulnerabili. Il nostro Paese - ha aggiunto - continuerà ad aiutare la popolazione civile palestinese, vittima incolpevole dei terroristi di Hamas. Siamo pronti ad accogliere questi bambini palestinesi e i loro familiari». A Firenze, in particolare, l'arrivo dei piccoli pazienti è accompagnato dalla presa di posizione dei medici che fanno parte del gruppo 'Sanitari per Gazà: «Siamo soddisfatti che dalla Fondazione sia stato accolto il nostro suggerimento di portare al Meyer i bambini di Gaza per ricevere le cure», hanno rivendicato i Sanitari per Gaza nel sit in fatto per consegnare le firme per chiedere le dimissioni del console onorario di Israele Marco Carrai dalla presidenza della Fondazio Meyer. «Curare i bambini è tuttavia una cosa normale, dovrebbe essere la routine della Fondazione - aggiungono i rappresentanti dei Sanitari per Gaza - È invece eccezionale che non possano farlo nel loro Paese, con il loro sistema sanitario, perché gli ospedali vengono bombardati, ed è la ragione per cui ci indigniamo. Mentre Carrai su questo non ha mai speso una sola parola di condanna».

Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA