Inter, il contismo spiegato da Conte: «E' dura seguirmi, ma per scrivere la storia bisogna dare il 110%»

Martedì 12 Novembre 2019
Antonio Conte
«La richiesta deve diventare alta per tutti quanti se si vuole scrivere la storia, ovvero vincere. Perché chi vince, scrive la storia dei club per cui si gioca o per cui si allena». L'allenatore dell'Inter Antonio Conte, spiega il suo modo di vivere il calcio e il ruolo di allenatore, parlando dall'Arabia Saudita, dal Leadership Development Institute, dove era ospite. Concetti che il tecnico aveva già espresso prima della sfida contro il Verona, spronando il club a dare il massimo. «La richiesta da parte mia è alta - continua Conte durante il suo intervento - e mi rendo conto che tanti fanno fatica. Quando arrivo in club nuovi non tutti sono abituati al ritmo che tu porto e rischio di perdere qualcuno per strada perché non riesce a sopportare i giri del motore. Ma se l'ambizione è quella di vincere e di cercare di fare qualcosa di importante e scrivere la storia è inevitabile chiedere tanto a se stessi e agli altri. E' un modo di lavorare per eccellere e
per cercare di vincere».
«Devo essere prima io a trasferire agli altri e ad essere di buon esempio per dare non il 100, ma il 110%» ha concluso Conte. «Una volta che hai trasferito questo quotidianamente è ovvio che alzi l'asticella anche nei confronti di chi lavora con te, dei tuoi calciatori».

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