Trieste, 18 apr - La Giunta regionale, su proposta
dell'assessore a Infrastrutture e territorio, ha approvato lo
Studio di assetto morfologico ambientale della laguna di Grado e
Marano, redatto sulla base di una convenzione tra
l'Amministrazione regionale e le Università di Udine e Trieste.
L'Università di Udine, attraverso il Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura, ha messo a disposizione la sua esperienza in materia di scienze idrauliche e idromorfologiche, mentre l'ateneo di Trieste, attraverso le conoscenze del Dipartimento di Matematica e Geoscienze, ha approfondito le dinamiche sedimentarie laguna-mare.
Lo Studio è un documento molto atteso dal territorio e dagli operatori del settore della pesca e della nautica perché definisce le basi scientifiche per effettuare con modalità regolare e sistematica, e soprattutto condivisa, gli interventi di manutenzione volti, da una parte, a garantire la sicurezza della navigazione (i dragaggi indispensabili per il mantenimento dei fondali) e, dall'altra, ad attuare soluzioni ambientali per il ripristino e la ricostituzione delle barene, fenomeni naturali caratteristici dell'ambiente lagunare e che nel tempo sono andati disperdendosi.
Recupero dell'ambiente storico della laguna e possibilità di attraversarla e goderne appieno la bellezza in una logica di turismo sostenibile in un habitat unico e meritevole della massima tutela sono i capisaldi che stanno guidando l'azione della Regione per la conservazione e la valorizzazione della laguna di Grado e Marano e che sono parte costitutiva dello Studio.
ARC/EP/dfd
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'Università di Udine, attraverso il Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura, ha messo a disposizione la sua esperienza in materia di scienze idrauliche e idromorfologiche, mentre l'ateneo di Trieste, attraverso le conoscenze del Dipartimento di Matematica e Geoscienze, ha approfondito le dinamiche sedimentarie laguna-mare.
Lo Studio è un documento molto atteso dal territorio e dagli operatori del settore della pesca e della nautica perché definisce le basi scientifiche per effettuare con modalità regolare e sistematica, e soprattutto condivisa, gli interventi di manutenzione volti, da una parte, a garantire la sicurezza della navigazione (i dragaggi indispensabili per il mantenimento dei fondali) e, dall'altra, ad attuare soluzioni ambientali per il ripristino e la ricostituzione delle barene, fenomeni naturali caratteristici dell'ambiente lagunare e che nel tempo sono andati disperdendosi.
Recupero dell'ambiente storico della laguna e possibilità di attraversarla e goderne appieno la bellezza in una logica di turismo sostenibile in un habitat unico e meritevole della massima tutela sono i capisaldi che stanno guidando l'azione della Regione per la conservazione e la valorizzazione della laguna di Grado e Marano e che sono parte costitutiva dello Studio.
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