La nave Sea Eye, che ieri ha recuperato 64 migranti al largo della Libia, si sta dirigendo in direzione di Lampedusa a quanto si evince dai tracciati radar. Dopo essersi diretta a nord la Alan Kurdi, da qualche ora la nave ha puntato il timone verso ovest e si trova a circa 30 miglia da Lampedusa. Il vicepremier Matteo Salvini ha subito diffidato la nave a entrare in acque italiane: «Altre vite messe a rischio da una Ong straniera, partita da acque libiche in direzione Italia: il nostro governo ha scritto al governo tedesco perché si faccia carico del problema e dal Viminale abbiamo diffidato la nave dall'entrare nelle acque italiane».
Migranti, gommone con 64 a bordo soccorso da Sea Eye. Salvini: vadano ad Amburgo
È una «minaccia per il buon ordine e la sicurezza dello Stato» la Alan Kurdi, nave della ong tedesca Sea Eye, che ieri ha soccorso 64 migranti su un barcone al largo della Libia. Il Viminale ha quindi mobilitato capi delle forze di polizia e della Marina che dovranno intimare il divieto di ingresso in acque italiane all'imbarcazione, in navigazione verso Lampedusa.
E si apre un braccio di ferro con la Germania - stato di bandiera - cui la Farnesina ha indirizzato una dura «nota verbale» per invitarla alle proprie responsabilità. Diventa ancora un caso internazionale, dunque, l'intervento di soccorso dell'unica nave umanitaria rimasta nel Mediterraneo centrale, sempre più ostile alle ong dopo il bando annunciato dalla Libia. La Alan Kurdi - dal nome del bimbo siriano di 3 anni ritrovato morto in spiaggia in Turchia nel 2015 - ha soccorso ieri ad una trentina di miglia da Zuwarah un gommone con a bordo 64 persone, tra cui 12 donne e due bambini. Tra loro anche Manuel, di 6 anni, fotografato a bordo con un grande casco arancione in testa da parte dell'equipaggio (sono in 17).
Le condizioni del mare si sono guastate in giornata; pioggia e vento hanno costretto sotto coperta i passeggeri della nave, che si è diretta verso nord. Nel pomeriggio, quando si trovava tra Malta e Lampedusa, ha virato decisamente verso l'isola italiana ad una velocità di circa 5 nodi all'ora chiedendo all'Italia il 'place of safety', il porto sicuro. «Ci sono onde alte, non ce la faremmo a sopravvivere senza un riparo», fanno sapere da bordo. Guastando prevedibilmente l'umore al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a Parigi per la riunione del G7. «Ho detto al collega tedesco che il problema è loro, visto che c'è una nave tedesca, con equipaggio tedesco. Risolvano loro, alla Alan Kurdi non sarà permesso di entrare in acque territoriali italiane», ha tuonato. Coinvolta anche la Farnesina che ha inviato una «nota verbale» all'Ambasciata tedesca: dietro il linguaggio diplomatico non viene nascosta l'irritazione per l'intervento di soccorso e per la rotta seguita dalla nave che «risultano quanto meno dubbi dal punto di vista delle norme europee ed italiane in materia di sicurezza, controllo delle frontiere e contrasto all'immigrazione illegale».
Tentare di entrare in acque italiane sarebbe dunque «una minaccia al buon ordine ed alla sicurezza dello Stato».