Su Leggo.it continua il dramma dell'attore Lorenzo Crespi, ormai sparito dagli schermi televisivi italiani dopo alcuni problemi di salute - una malattia ai polmoni - che lo condizionano ormai da qualche anno, almeno dal 2014: Lorenzo è solo, malato, senzatetto. «Non sono riusciti a organizzare il ricovero per oggi. Dicono domani mattina perché ci devo stare almeno tre giorni e mi devono rivoltare come un pedalino e in tutto questo indovinare dove dormo stanotte?? La gente è disumana... Perdi fiducia in tutto e in tutti», è un suo tweet, a denunciare le precarie condizioni di vita in cui versa da qualche anno.
"Morirò presto, sputate in faccia a chi dirà di avermi voluto bene"
Il calvario dell'attore va avanti precisamente dal 2010, quando dopo una discussa partecipazione a Ballando con le Stelle, un'infezione mal curata gli ha fatto passare le pene dell'inferno. Dopo la denuncia della sua situazione già nel 2014, meno di due anni fa Crespi aveva dichiarato di stare meglio e di aver iniziato a collaborare con la associazione di volontariato guidata dal Capitano Ultimo, ma negli ultimi giorni Lorenzo ha affermato di stare ancora male e ha chiesto aiuto. Intanto proprio il Capitano Ultimo, su Twitter, ha lanciato un appello per lui: «Costruiamo una dignità, una rivincita, una speranza per @lorenzocrespi2 passa parola, un lavoro, una opportunità, per un grande uomo, x un grande attore, x un fratello» scrive, allegando un numero di telefono.
un'infezione mal curata gli ha fatto passare le pene dell'inferno
LO SFOGO DI DUE GIORNI FA «Io morirò presto e vi chiedo di sputare in faccia a tutti quelli che minimamente in tv diranno che mi volevano bene» scrive l'attore nel suo sfogo disperato. «Tutti sanno come sto vivendo ma se non possono usarmi non possono aiutarmi» scrive Crespi, spiegando di vivere «in condizioni pietose, da giorni senza luce, senza gas, una malattia ai polmoni, totalmente congelato, abbandonato da tutti».
«Sono due anni che non torno a casa - twitta da Roma - che non vedo mia madre, la mia amata #Messina, la mia strada, i miei fratelli manco ancora per poco perché la mia vita sta cambiando radicalmente. Dopo vent'anni di duro lavoro non ho più la possibilità di continuare a farlo, non mi viene data». «In sei giorni di gelo - scriveva ieri su Twitter - e condizioni disumane mi hanno fatto buttare 4 anni di cure. Gli anni passano e la malattia non è curabile ne operabile, dovevo solo tenere a bada le bolle multiple di enfisema ai polmoni, che sono peggiorati. Grazie di cuore».