Verona. Orrore al lago di Garda: trovati
due cadaveri legati e incappucciati

Lunedì 20 Settembre 2010
Sommozzatori dei vigili del fuoco (archivio)
VERONA (20 settembre) - Due cadaveri, legati e incappucciati, sono stati recuperati a distanza di poche ore dalle acque del lago di Garda nel comune di Peschiera del Garda (Verona). Si tratterebbe di un uomo e di una donna. Il primo rinvenimento è avvenuto nella tarda serata di ieri: dalle acque del Canale di Mezzo è stato ripescato il cadavere di un uomo dall'apparente età di 70-75 anni. A lasciare sgomenti il fatto che avesse le mani legate dietro la schiena, la testa in un sacchetto di plastica e che tutto il corpo fosse stato avvolto nel cartone e legato con corde. L'uomo non aveva addosso effetti personali, ma indossava una sola maglietta.



A notarlo sono stati i dipendenti del bar Centrale. «Stavamo pulendo, come al solito, la piattaforma esterna dalle alghe, quando ci siamo accorti di un grosso involucro, sembrava un grande pacco, che era rimasto incastrato tra la nostra terrazza e l'argine del canale - racconta il titolare del bar -. Abbiamo capito subito che c'era qualcosa che non andava e abbiamo chiamato i carabinieri». A quanto pare non ci sarebbero segni evidenti di violenza sul corpo. Ad un primo esame non sembra che il cadavere fosse in acqua da molto tempo. «Due giorni fa quando abbiamo fatta lo stesso intervento di manutenzione alla piattaforma - afferma il barista - non ci siamo accorti di nulla».



Il corpo della donna è stato trovato a 150 metri dal luogo del ritrovamento del primo cadavere stamani dai coniugi Nadia Tinelli e Luca Bertoldi, titolari della pizzeria "La vela" sulla riva del Canale di Mezzo, in viale Cordigero. «Abbiamo visto un cartone impigliato nelle alghe - ha spiegato Nadia Tinelli -; con un rampino, assieme a mio marito, lo abbiamo avvicinato a riva. Era legato con del nastro da pacchi tranne che nella parte centrale. Con l'uncino abbiamo sollevato una parte dell'involucro ed ho visto spuntare un avambraccio gonfio. A quel punto ho chiamato i carabinieri».



La donna è stata riportata sulla riva poco dopo l'una dai Vigili del fuoco. Di età tra 60 e 65 anni, secondo le prime indicazioni dei carabinieri, indossava una polo blu e una gonna rossa. «Il viso non si vedeva - ha proseguito Tinelli - perché aveva una borsa di nylon, ma abbiamo visto che i polsi erano legati e probabilmente anche le gambe». Durante un primo esame del medico legale gli investigatori hanno trovato nel reggiseno della donna due rotoli di banconote rispettivamente da 120 e 80 euro. Secondo i militari, la vittima, che non portava la fede, sarebbe italiana e non presenterebbe segni di arma da fuoco. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il Mincio nei pressi del ritrovamento del cadavere senza tuttavia recuperare altro materiale.



I due cadaveri potrebbero essere stati trasportati per diversi chilometri dalla corrente. Il maltempo degli scorsi giorni, sottolineano gli investigatori, ha provocato forti correnti nel lago, che nella località veronese si infila in tre corsi d'acqua, tra i quali il Canale di Mezzo.



Dovrebbe essere eseguita entro oggi l'autopsia sul corpo dell'uomo. L'esame autoptico sulla donna verrà eseguito con molta probabilità domani mattina. Secondo quanto riferito dal comandante dei carabinieri di Peschiera del Garda, Mario Marino, le due vittime potrebbero essere state strangolate. I corpi non presentano segni di ferite d'arma da fuoco né di violenza. Gli investigatori, comunque, oltre che la causa certa del decesso, vogliono sapere anche se le vittime prima di essere uccise sono state drogate; fondamentale da questo punto di vista risulterà l'esito degli esami tossicologici.



Il macabro impacchettamento dei due cadaveri sarebbe stato eseguito con la medesima modalità, utilizzando due corde, diverse per diametro per l'uomo e per la donna ma simili a quelle utilizzate nei traslochi. I corpi erano legati mani e piedi con nodi rudimentali e avvolti con più spirali in cartoni chiusi a loro volta con nastro per pacchi. Viste le condizioni del cadavere, l'uomo avrebbe potrebbe essere rimasto in acqua per circa 5 ore prima di essere ripescato.



I carabinieri sarebbero propensi a pensare che il duplice omicidio sia maturato in ambiente domestico. La vicinanza di età tra le vittime porterebbe a ipotizzare che possa trattarsi di una coppia. Ma non si esclude neppure l'ipotesi che la donna fosse una badante. Sul piano investigativo, al momento, non risulterebbero segnalazioni di persone scomparse, ma il fatto che quello che appare come un duplice omicidio è risalente probabilmente a ieri non ha fatto escludere che i familiari delle due vittime - non ancora identificate - non siano a conoscenza della loro scomparsa.
Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 22:55