Merlo, la "contrada d'Africa", adesso
diventa un po' più italiana

Martedì 17 Febbraio 2015 di Roberto Lazzarato
Contrada Merlo - sindaco Bombieri
VALBRENTA - Ben 26 cittadini stranieri nel 2014 hanno acquisito la cittadinanza italiana nel comune di San Nazario, quasi il 12% dei presenti nel territorio comunale ed altri 7 sono diventati nostri connazionali in questo scorcio dell’anno nuovo.



Un dato di fatto che evidenzia il positivo inserimento dei numerosi stranieri presenti in zona nel contesto del territorio valligiano. Una realtà, quella di San Nazario, che aveva portato alla ribalta, anni fa, la frazione del Merlo, poco più di un chilometro a nord del capoluogo, prima tristemente famosa per i numerosi gravi incidenti nella pericolosa doppia curva della statale 47 della Valsugana, e poi ribattezzata ‘contrada d’Africa’ per l’alta concentrazione di cittadini stranieri, oltre la metà dei residenti della borgata, tutti di origine africana, provenienti dal Ghana, Senegal, Marocco, Nigeria.



Un’ondata diffusasi poi, quando c’era il lavoro, in tutta la Valbrenta, in particolare nelle contrade più remote. Un crogiolo di nuove razze, culture, religioni, usi, costumi e tradizioni, che hanno trovato la Valbrenta, come il resto d'Italia, impreparata ad affrontare un evento allargatosi a macchia d'olio.



La ‘contrada d'Africa’, anche se è tuttora alla ribalta nei numeri (su poco più di 130 abitanti, oltre il 36% sono africani), non stupisce più. Infatti, gli stranieri sparsi su tutto il territorio comunale sono oltre 200, circa il 12% della popolazione del comune, nonostante il passaggio dalla cittadinanza straniera a quella italiana di decine di persone. Alle prime ondate di soli uomini in cerca di lavoro e disposti a precarie sistemazioni, spesso in case cadenti e abbandonate, rimesse in sesto e dotate di parabole satellitari, cordone ombelicale via etere con il paese d'origine, sono seguiti i ricongiungimenti familiari con mogli e figli, creando le premesse per una permanenza duratura, più serena e meno problematica, spesso definitiva.



I bambini ora frequentano le scuole locali e i nuovi nati parlano il dialetto veneto e l'Africa, anche da grandi, forse, la vedranno solo in televisione. “Il fatto che vi sia un numero sempre maggiore di richieste di cittadinanza, dà l'idea che queste persone si trovino bene da noi e che si siano bene integrate nel territorio - conferma il sindaco, Ermando Bombieri -. Contrada Merlo, che a suo tempo era salita alla ribalta della cronaca come ‘contrada d'Africa’, registra un calo netto nella presenza di africani, segno evidente che la crisi la stiamo pagando tutti. Molti stranieri avevano trovato lavoro in aziende del Bassanese ora chiuse o con minore necessità di manodopera. Numerosi lavoratori stranieri si sono trasferiti in centri più grossi, mentre altri sono tornati nei propri paesi di provenienza”.

Ultimo aggiornamento: 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA